La sicurezza di Tesla Autopilot è tornata sotto i riflettori dopo che è stato confermato che il sistema di assistenza alla guida della casa automobilistica di Elon Musk era attivo durante l’incidente mortale che è costato la vita al proprietario di un esemplare di Model X nei pressi di Mountain View il mese scorso. Ora la famiglia del defunto afferma di essere disposta a citare in giudizio Tesla. Come riportato in precedenza, il Model X al momento dell’incidente aveva Autopilot in funzione.
Tesla Model X: la famiglia della vittima del grave incidente pronta a citare in giudizio la casa automobilistica di Elon Musk
Durante l’intervista, la donna ha detto che suo marito si era precedentemente lamentato del comportamento del pilota automatico. Questo infatti non sempre aveva dimostrato di funzionare in maniera corretta. La famiglia della vittima ha dato l’incarico all’avvocato Mark Fong e sembrerebbe pronta a citare in giudizio la casa di auto elettriche. I responsabili della società hanno risposto all’intervista affermando di essere molto dispiaciuti per la grave perdita subita dalla famiglia della vittima.
La società di Elon Musk rispedisce le accuse al mittente
Tuttavia la società di Elon Musk continua a ritenere che la responsabilità del grave sinistro sia proprio della vittima che non avrebbe prestato la giusta attenzione. Secondo Tesla visto che l’uomo avrebbe mostrato dei dubbi sul funzionamento di Autopilot a maggior ragione avrebbe dovuto prestare più attenzione in quel punto della strada dove è avvenuto l’impatto con le barriere.
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