L’amministratore delegato di Fiat Chrysler Automobiles, Sergio Marchionne, giovedì si è lamentato delle leggi che regolano le emissioni nell’Unione Europea, dicendo che il mercato unico avrebbe dovuto evitare questo “pasticcio”.

“Regole cattive e confuse come quelle che attualmente regolano il settore vengono applicate  in modo diverso in ogni paese, creando la soluzione peggiore che potesse essere inventata”, ha detto Marchionne riferendosi agli ultimi avvenimenti che hanno visto il suo gruppo al centro di alcune indagini aperte in Francia e Germania.

Ricordiamo anche che in questo momento Fiat Chrysler Automobiles sta affrontando anche un’indagine penale negli Stati Uniti per la presunta manipolazione delle emissioni, così come rivelato dall’EPA, l’agenzia per la protezione dell’ambiente negli Stati Uniti nelle scorse settimane.

Il gruppo italo americano lunedì è diventato anche la terza casa automobilistica dopo Volkswagen e Renault  sotto indagine da parte dei pubblici ministeri francesi. Questi stanno indagando sulle presunte violazioni dei regolamenti sulle emissioni di alcuni veicoli targati Jeep e Fiat.

Fiat Chrysler Automobiles ovviamente ha negato subito di aver violato alcuna legge, confermando che tutti i veicoli immessi sui mercati dell’Unione Europea sono perfettamente conformi a quanto previsto dalla legge. 

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Fiat Chrysler: Sergio Marchionne critica le regole sulle emissioni dell’Unione Europea che sarebbero poco chiare

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Sempre ieri segnaliamo che il Presidente di Fiat Chrysler Automobiles, John Elkann, ha confermato la piena collaborazione del suo gruppo sul caso emissioni scoppiato nelle scorse settimane in Europa. Infine ricordiamo che nei giorni scorsi il Ministro dei Trasporti italiano Graziano Delrio ha confermato pieno appoggio ad FCA, affermando che nulla di irregolare è stato trovato nei test effettuati sulle auto del gruppo diretto dal numero uno Sergio Marchionne, così come già ribadito più volte in passato.