Per Fiat Chrysler Automobiles questo è un periodo di grandi trasformazioni negli Stati Uniti. Infatti a breve verranno investiti nel grande paese americano oltre 1 miliardo di dollari per la ristrutturazione di alcuni stabilimenti dove verranno realizzati nuovi Suv e Pick Up. Sicuramente un ruolo importante nei prossimi anni per il gruppo guidato da Sergio Marchionne in America lo avrà lo stabilimento FCA di Toledo in Ohio.

Fiat Chrysler: cassa integrazione in Ohio per 3.200 lavoratori

 

Oggi vi segnaliamo a proposito di questa fabbrica, che è stata annunciata la cassa integrazione per 3.200 dei quasi 5 mila dipendenti dello stabilimento a partire dal prossimo 7 aprile 2017. Si tratta di un provvedimento che non può essere considerato come una sorpresa.

Infatti la cassa integrazione si è resa necessaria in quanto lo stabilimento rimarrà chiuso per diversi mesi in seguito ad una ristrutturazione per la quale Fiat Chrysler investirà oltre 700 milioni di dollari.

 

Questa ristrutturazione serve a garantire che in futuro qui possa essere realizzata la nuova generazione di Jeep Wrangler, un veicolo considerato come fondamentale per la futura crescita delle immatricolazioni della casa automobilistica americana che fa’ parte di FCA. Attualmente a Toledo viene costruita Jeep Cherokee, questo modello a sua volta sarà spostato nella fabbrica Fiat Chrysler di Belvidere in Illinois per la quale sono stati investiti 350 milioni di dollari.

 

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Fiat Chrysler

Fiat Chrysler: cassa integrazione per 3.200 dipendenti dello stabilimento di Toledo in Ohio

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Questo spostamento di sede nella produzione di Jeep Cherokee da Toledo all’Illinois dovrebbe portare anche alla nascita di ulteriori 300 posti di lavoro in questo ultimo stabilimento che fa parte del gruppo Fiat Chrysler. Anche i dipendenti posti in cassa integrazione a Toledo comunque possono dormire sonni tranquilli.

Infatti una volta ristrutturata la fabbrica è previsto il loro ritorno.

 

Al momento però non è ancora chiaro quanto durerà la cassa integrazione, l’unica certezza è che questa durerà più di 6 mesi così come ammesso dai dirigenti del gruppo italo americano guidato dall’amministratore delegato Sergio Marchionne.