La linea emersa dal Consiglio Europeo è chiara: scoraggiare i viaggi non essenziali senza chiudere le frontiere e istituire una zona rosso scuro per limitare i contagi.
La zona rosso scuro
Mentre si attende una proposta in merito in modo da coordinare i paesi sulle regole da rispettare, l’ipotesi della zona rosso scuro sembra sempre più probabile: “I viaggiatori in partenza da questa zona dovranno fare un test e saranno sottoposti ad una quarantena” aveva anticipato la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, escludendo la chiusura delle frontiere in quanto “farebbe precipitare la nostra economia e non avrebbe alcun effetto sulla diffusione del virus”.
Le regole per i viaggi
In tanto alcuni paesi hanno già imposto delle regole: in Francia, ad esempio, è obbligatorio sottoporsi al tampone per chiunque entri nel paese, tampone che dovrà essere negativo e fatto non meno di 72 ore prima.
In Germania sono in vigore dei controlli sanitari per chi abbia soggiornato nei 10 giorni precedenti in una delle aree considerate a rischio dal Robert Koch Institut. Chi arriva in Germania da questi paesi deve comunicare la presenza tramite il portale https://www.einreiseanmeldung.de. Inoltre, tutte le persone che hanno soggiornato nei 10 giorni precedenti nei paesi a rischio devono sottoporsi ad un periodo di quarantena di 10 giorni, isolamento che può essere interrotto nel caso di tampone negativo effettuato a partire dal quinto giorno del rientro.
In Spagna è consentito l’ingresso a tutti i paesi che fanno parte dello spazio Schengen senza obbligo di quarantena. Chi arriva dai paesi Ue ed extra Ue deve presentare un tampone molecolare negativo effettuato nelle 72 ore precedenti e compilare il modulo presente sul sito spth.gob.es da presentare all’arrivo in Spagna.
Per il Regno Unito è obbligatorio compilare un form online, sottoporsi a isolamento per 10 giorni e presentare anche un test negativo effettuato nei tre giorni precedenti.
Vedi anche: Coronavirus e viaggi in Europa limitati: arriva la zona rosso scuro