Decidere di andare a lavorare all’estero non è solo una necessità. Oggi si espatria per motivi economici in primis, ma molti giovani, specie neolaureati, preferiscono fare un’esperienza al di fuori dei confini per arricchire il proprio bagaglio culturale, imparando anche nuove lingue. D’altronde, per i più giovani non è così semplice trovare subito un lavoro stipendiato e così meglio farlo all’estero lo stage, almeno si aggiunge una nuova voce al CV.

Di seguito proponiamo una lista dei migliori posti in cui lavorare all’estero, dedicata sia a chi vuole solo provare un’esperienza, sia a chi vuole trasferirsi con l’obiettivo di fare carriera.

Nuova Zelanda, perfetta per il lavoro stagionale

Ideale per chi vuole provare il brivido di attraversare tutto il globo e trovarsi a “testa in giù”, la Nuova Zelanda è un posto magnifico, con una natura sconfinata e intatta, un idillio per gli avventurieri. Perfetta per chi cerca una soluzione lavorativa temporanea, offre lavori in numerosi lavori del terziario, dalla raccolta di frutta e verdura, al lavoro nelle fattorie, fino a mansioni in ambito turistico.

Per accedere al visto, bisogna avere un’età compresa tra 18 e 30 anni inclusi e non avere figli o dipendenti a carico. Non è quindi una destinazione per famiglie, a meno che non si abbiano particolari skill che permettono di accedere a delle sponsorizzazioni.

Pro:

  • Vita lavorativa assolutamente rilassata
  • Tanto tempo da dedicare alle proprie attività
  • Popolazione molto accogliente e gentile
  • Natura meravigliosa

Contro:

  • Possibilità limitate di carriera a causa del rilascio di visti temporanei
  • Pochi alternative culturali, soprattutto se vive in centri piccoli, spesso isolati
  • Eccessiva lontananza dall’Italia.

Olanda, una delle migliori per lavorare nella ricerca

Una destinazione scelta da molti expat che decidono di andare al lavorare all’estero, per via dell’ottimo rapporto tra salari e qualità della vita.

Nonostante un costo della vita molto alto, le retribuzione medie permettono sempre di mantenere un tenore più che discreto. Le offerte di lavoro sono maggiormente orientate verso chi fa ricerca o occupa mansioni accademiche, oppure verso le multinazionali.

Pro:

  • Salari molto alti
  • Qualità della vita elevata
  • Bassa criminalità
  • Ottimi collegamenti con l’Italia
  • Quasi totale assenza di barriere linguistiche vista la diffusione dell’inglese non solo negli ambienti di lavoro ma anche tra i cittadini locali
  • Grande varietà culinaria, grazie alla presenza di numerosi ristoranti etnici ed internazionali.

Contro:

  • Clima freddo e particolarmente piovoso
  • Difficoltà ad inserirsi nelle cerchie amicali delle persone del posto.

Corea del Sud, ottima per l’insegnamento dell’inglese

Gli alti stipendi, il livello basso di criminalità, l’ottima cucina e una vibrante scena culturale, hanno recentemente reso famosa la Corea del Sud come destinazione in cui trasferirsi per lavoro.

Sono infatti diverse le offerte nell’ambito delle multinazionali anche per i lavoratori occidentali. Ma il vero motore lavorativo per gli expat è l’insegnamento della lingua inglese, ad ogni livello. I paesi orientali stanno uscendo dall’isolamento linguistico investendo molto sulle lingue straniere, in primis l’inglese. Ecco perché anche i non madrelingua, con una adeguata preparazione e certificazione (come il TEFL), possono aspirare ad un lavoro da insegnanti in Corea del Sud.

La retribuzione è altamente competitiva rispetto ai paesi sia occidentali che asiatici e gli studenti sono solitamente molto focalizzati sull’apprendimento: una soddisfazione dal punto di vista sia economico che professionale.

Pro:

  • Una popolazione accogliente, gentile ed educatissima
  • La possibilità di ottenere, insieme al lavoro, anche alcuni benefit come l’alloggio
  • L’ottima cucina
  • Il clima temperato e le bellezze sia artistiche che paesaggistiche
  • Una cultura nuova e affascinante da conoscere

Contro:

  • I ritmi di lavoro serrati e una costante pressione
  • La difficoltà nel reperire prodotti alimentari italiani

Ottenere un visto di lavoro per la Corea del Sud è relativamente facile.

Il modo più rapido e semplice è diventando appunto un professore di inglese con il visto E-2.

Il governo mette anche a disposizione 500 visti l’anno per i cittadini italiani, dalla validità di 12 mesi. I cosiddetti Working Holiday Visa, che consentono di lavorare temporaneamente in mansione quali barista, cameriere, lavapiatti, ecc.

Per maggiori informazioni, è possibili visitare il sito governativo.

Germania, il top per gli ingegneri

Una tra le più influenti potenze economiche mondiali, la Germania offre un’incredibile varietà di opportunità di carriera, specialmente per chi ha una laurea in ingegneria. Molte delle principali aziende internazionali hanno sedi in Germania, per cui sono moltissime le posizioni di lavoro in lingue inglese. In questo caso, almeno all’inizio, si potrebbe bypassare la barriera linguistica, imparando con calma il tedesco.

Anche se il costo medio della vita in Germania è più alto che in Italia, il potere di acquisto degli stipendi è decisamente maggiore. La qualità della vita, in questo senso, è molto elevato.

Le città più gettonate per chi espatria sono Berlino, Monaco, Stoccarda e Francoforte.

Pro:

  • Salari alti
  • Sistema di welfare eccellente
  • Ritmi lavorativi non stressanti
  • Massima efficienza del trasporto pubblico

Contro:

  • Se nelle maggiori città l’inglese è ampiamente parlato, nelle piccole realtà è più difficile comunicare se non si conosce il tedesco
  • Tasse alte
  • I tedeschi hanno un carattere solitamente riservato, per cui all’inizio non è facile stabilire dei rapporti stretti di amicizia.

Danimarca, un ottimo compromesso per lavorare all’estero

La Danimarca promuove un eccellente equilibrio tra il lavoro e il tempo libero, uno tra i più efficienti sistemi di welfare ed un tasso di criminalità particolarmente basso. Lo standard della vita è quindi molto alto, supportato da salari alti e orari di lavoro non pressanti (è tra i paesi in Europa in cui si lavora meno in termini di ore).

Il danese è la lingua nativa, ma praticamente tutti, anche al di fuori degli ambienti di lavoro, parlano fluentemente inglese.

I danesi sono ospitali e aperti, in contrapposizione al clima freddo e uggioso.

Pro:

  • Ad una tassazione elevata corrispondono numerosi servizi gratuiti, come l’eccellente sanità pubblica e l’istruzione.
  • L’accoglienza del popolo danese

Contro:

  • I costi elevato della vita
  • Il clima freddo e piovoso, anche in estate.