Non si parla d’altro da giorni, con quel pizzico di sana invidia che è più che giustificata. Il bonus annuale concesso di dipendenti Ferrari per celebrare i traguardi raggiunti è pari a 12mila euro. Saranno ben 4.500 i lavoratori che ne beneficeranno. Lo ha annunciato l’amministratore delegato Benedetto Vigna, suscitando l’inevitabile scalpore in un momento in cui cifre simili hanno il sapore dei sogni irrealizzabili. Il manager ha spiegato che il bonus Ferrari arriva come degna conclusione di un anno «eccezionale grazie alla passione e alla dedizione del personale».

Così, una simile cifra è stata giustamente pensata «per premiare i loro successi, in linea con i forti indicatori di performance della società». È la prima volta che l’azienda eroga un bonus che supera i 10mila euro. Perché Ferrari ha optato per quella cifra? Qual è la media dei premi per i dipendenti in Italia? Questo è tutto ciò che serve sapere.

Le ragioni dietro il bonus da 12mila euro

La domanda sorge spontanea: perché 12mila euro di premio? Per calcolare il bonus concesso da Ferrari, l’azienda ha voluto che le eventuali assenze dei dipendenti contassero meno nel computo, poiché influenzate dal corso della pandemia che non accenna a demordere e, per quanto meno grave, continua a contagiare rapidamente. Malgrado l’impedimento del Covid e nonostante la crisi legata ai microchip introvabili, il cosiddetto Cavallino Rampante ha goduto di un 2021 da urlo e cerca nuovi dipendenti.

Vanta infatti un utile netto di 833 milioni, in crescita del 37% sul 2020. I ricavi superano per la prima volta la soglia dei 4 miliardi. Le consegne sono state 11.155 consegne, in crescita del 22,3% rispetto al 2020 e del 10,1% rispetto al 2019. Ecco perché i bonus Ferrari sono così alti: rispecchiano il successo ottenuto in barba alle difficoltà oggettive.

Bonus Ferrari: una cifra molto sopra alla media italiana

Inevitabili i sospiri sognanti di chi ha letto la notizia.

La cifra che rende così eccezionale il bonus Ferrari è molto, molto lontana dalla media italiana dei premi concessi. Il Ministero del Lavoro ha infatti analizzato i dati legati a 6.379 contratti attivi, di cui:

  • 5.027 basati sul raggiungimento di obiettivi di produttività;
  • 3.798 con obiettivi di redditività;
  • 3.250 con target di qualità da raggiungere;
  • 828 con un piano di partecipazione;
  • 3.889 che includono misure di welfare aziendale.

Poste queste variabili, ha calcolato che il valore annuo medio dei premi, rivolti a ben 2.027.766 beneficiari (di cui1.555.361 riferiti a contratti aziendali e 472.405 a contratti territoriali) è di 1.495,06 euro. Per la precisione, il Ministero del Lavoro ha calcolato una media di 1.640,56 euro per i contratti aziendali e 689,79 euro per quelli territoriali.

Gli esempi di bonus in Italia

Insomma, è normale che le cifre del bonus Ferrari lascino a bocca aperta, considerata quella che è la normalità per molti lavoratori. Per fare qualche esempio concreto in Italia, come elencati dal Sole 24 Ore, presso UniCredit è stato assegnato un premio medio di 1.430 euro in modalità welfare, con un aumento del 40% rispetto all’anno passato. I dipendenti di Banco Bpm hanno ottenuto un bonus di circa 1.250 euro in media, ovvero il 30% rispetto al precedente. Per gli addetti alle consegne che lavorano per Amazon, tramite le società rappresentate da Assoespressi, è stato aggiunto un premio di risultato di 1.100 euro all’anno e aumentata l’indennità di trasferta.

Il gruppo Marcegaglia, alla fine del 2022, ha dichiarato di voler raddoppiare il premio di risultato a tutti i dipendenti degli stabilimenti italiani, raggiungendo circa i 1.000 euro. Aumentano però gli esempi virtuosi di premi ben più consistenti. Tra questi spicca la Coim, la multinazionale della chimica di Offanengo, che ha concesso un bonus di circa 6mila euro grazie agli incredibili risultati ottenuti. La Sdf, multinazionale che costruisce trattori e macchine agricole, ha versato un premio di 5.135 euro nonostante le difficoltà economiche affrontate.

Il gruppo L’Oreal, grazie a un accordo recente, alzerà la soglia massima del premio di partecipazione che toccherà il tetto dei 3.200 euro lordi.

Insomma, la media italiana non è incoraggiante, ma qualcosa si muove nella profusione di riconoscimenti più corposi. Un aspetto importante in un momento in cui la crisi si fa sentire per tutti.