Molti sono gli italiani che , a fronte di grossi sacrifici, sono riusciti ad aprire ed avviare un’attività all’estero. Ma come fare?   Anche per aprire un’attività all’estero bisogna impostare un progetto che tenga conto di una serie di importanti fattori e non è da escludere il fatto di potersi consultare con esperti del settore.   Innanzitutto appare fondamentale per chi vuole aprire una nuova attività all’estero aver fatto almeno sei mesi di pratica nel settore in cui si intenda aprire l’attività anche, magari, chiedendo un periodo di tirocinio al Centro Provinciale, presso aziende del settore.

  Quando si pianifica l’apertura di un’attività all’estero è importantissimo conoscere il territorio in cui si intende operare: attraverso l’Istituto Nazionale per il commercio con l’estero è possibile reperire tutte le informazioni necessarie sulla situazione sociale ed economica del Paese in questione.   Dopo aver deciso il luogo in cui aprire la propria attività all’estero e in quale settore intraprenderla è bene informarsi sulla possibilità di ottenere contributi per l’apertura della stessa sia in Italia sia nel Paese in cui si vuole intraprendere la propria attività imprenditoriale. Ci si può informare presso le singole camere di commercio provinciali per i contributi erogati dall’Italia e presso il Ministero degli Esteri per quelli erogati dai Paesi stranieri.   Se si è in possesso di un buon budget e non si vuole rischiare avviando un’attività dal nulla una buona idea sarebbe quella di <strong