Il regime forfettario continua a rappresentare una soluzione agevolata per professionisti e piccoli imprenditori che desiderano semplificare la gestione delle imposte. Al centro di questo meccanismo vi è l’imposta sostitutiva, che sostituisce una serie di tributi ordinari quali IRPEF, IRAP e le addizionali regionali e comunali.
Questa imposta sostitutiva, calcolata in misura fissa (aliquota 15% ovvero 5% per le nuove iniziative) su una base imponibile determinata con criteri standardizzati, richiede il rispetto di precise tempistiche per il versamento dei saldi e degli acconti.
Imposta regime forfettario: scadenze fiscali ordinarie dell’anno 2025
Per i titolari di partita IVA che operano con il regime forfettario, il calendario fiscale prevede ordinariamente due principali appuntamenti in relazione all’imposta sostitutiva:
- 30 giugno 2025: scadenza ordinaria per il pagamento del saldo dell’anno 2024 e per il primo acconto relativo al 2025;
- 1° dicembre 2025: termine entro il quale deve essere effettuato il secondo acconto o l’acconto unico per il periodo d’imposta 2025.
La data deriva dal fatto che il 30 novembre cade di domenica.
Tuttavia, in caso di difficoltà a rispettare la prima scadenza (ossia quella del 30 giugno), è prevista una proroga automatica di 30 giorni, con l’applicazione di una maggiorazione pari allo 0,40% sull’importo da versare. In questo scenario, il nuovo termine slitterebbe al 30 luglio 2025, offrendo così maggiore margine per organizzare i flussi finanziari.
Le modifiche introdotte dal Decreto Legislativo 81/2025
Un elemento di novità rilevante è rappresentato dalla proroga imposte disposta dal D. Lgs. n. 81/2025. Questo provvedimento legislativo ha ridefinito i termini ordinari di pagamento per i c.d. soggetti ISA. Una proroga che si applica anche ai forfettari.
Il nuovo calendario aggiornato dal decreto prevede:
- 21 luglio 2025 (ovvero 20 agosto 2025, con maggiorazione dello 0,40%), come nuova scadenza per saldo 2024 e primo acconto 2025;
- 1° dicembre 2025, confermata per il secondo acconto o l’acconto unico riferito al 2025.
Queste date assumono particolare rilievo per chi gestisce autonomamente le proprie scadenze fiscali e desidera evitare l’applicazione di sanzioni o interessi per versamenti tardivi.
Modalità di versamento: F24 e codici tributo
Il pagamento dell’imposta regime forfettario avviene esclusivamente tramite canali telematici, utilizzando il Modello F24. È essenziale utilizzare i corretti codici tributo, differenziati in base alla tipologia di pagamento:
- 1790: per il primo acconto dell’anno corrente;
- 1791: per il secondo acconto oppure l’acconto unico;
- 1792: per il saldo riferito all’anno precedente.
L’inserimento preciso di questi codici è fondamentale per garantire l’imputazione corretta dell’importo, evitando l’insorgere di errori formali che potrebbero comportare successive rettifiche o applicazione di sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Rateizzazione del saldo e del primo acconto dell’imposta regime forfettario
Una delle opportunità previste per i contribuenti forfettari (al pari degli altri) è la possibilità di rateizzare l’imposta regime forfettario, limitatamente al saldo dell’anno precedente e al primo acconto. Il secondo acconto, invece, deve essere sempre corrisposto in un’unica soluzione.
La flessibilità di rateizzare consente una pianificazione più sostenibile dei pagamenti. Il contribuente può scegliere se suddividere solo il saldo, solo il primo acconto, oppure entrambi.
Ad esempio, si può optare per il pagamento immediato del saldo 2024 e dilazionare in rate mensili l’acconto 2025, oppure adottare l’opzione opposta.
Scadenze delle rate e interessi
Il piano di rateizzazione prevede che tutte le rate successive alla prima siano versate entro il giorno 16 di ogni mese, con estensione massima fino a dicembre 2025. Nel caso in cui si decida di pagare la prima rata al 20 agosto, l’intero importo da rateizzare dovrà essere maggiorato prima dello 0,40%.
Sulle rate successive alla prima viene inoltre applicato un tasso di interesse fisso dello 0,33% mensile, indipendentemente dal giorno esatto del versamento all’interno del mese. Questo rende il costo della rateizzazione perfettamente calcolabile in anticipo, elemento che agevola la previsione dei flussi in uscita e la gestione del bilancio personale o aziendale.
Riassumendo
- Il regime forfettario prevede un’imposta sostitutiva semplificata per autonomi e microimprese.
- Le principali scadenze fiscali del 2025 sono a luglio, agosto e dicembre.
- Il D.Lgs. 81/2025 ha prorogato i termini per saldo e primo acconto.
- I pagamenti si effettuano telematicamente con F24 e codici tributo specifici.
- È possibile rateizzare saldo e primo acconto, ma non il secondo acconto.
- Gli interessi sulle rate successive sono fissi allo 0,33% mensile.