Si è parlato tanto in merito al regime forfettario 2019 dell’applicazione della flat tax al 15%. Capire bene come sarà calcolata permette di ricavare il guadagno netto dal lordo in fattura.
Tassa forfettario 2019: scaglioni e percentuali tassazione
Chi dichiara ricavi e compensi entro 65 mila euro paga una flat tax al 15%; se il reddito è compreso tra 65 a 100 mila euro si arriva al 20%. Le start up hanno una tassazione agevolata al 5% com’era per i vecchi minimi (ricordiamo che chi era nei vecchi minimi e ne possiede ancora i requisiti di permanenza anagrafici e reddituali, può restare al 5% di imposta e poi passare al forfettario).
Anche sul piano previdenziale ci sono agevolazioni: facendo apposita richiesta all’Inps è infatti possibile usufruire di una riduzione del 35% sulla contribuzione dovuta.
Ricordiamo che è stato anche eliminato il tetto massimo di:
– 5 mila euro lordi previsto per l’acquisizione di lavoro dipendente, accessorio, co.co.pro., associazione in partecipazione e lavoro prestato dai familiari dell’imprenditore;
– quello di 20 mila euro per l’acquisto di beni mobili strumentali;
– quello di 30 mila euro per i redditi da lavoro dipendente o assimilati percepiti nell’anno precedente.
Come si calcola la flat tax per le partite IVA a regime forfettario nel 2019?
Il calcolo del reddito imponibile di un soggetto che opera in regime forfettario richiede l’applicazione al volume di ricavi e compensi del coefficiente di redditività sulla base del proprio codice attività ATECO. Alla cifra così ottenuta si sottrae l’importo dei contributi obbligatori previsti ai fini previdenziali. A questo punto si ottiene la base imponibile su cui applicare il 15% di tasse.
Scadenze fiscali 2019 per chi opera nel forfettario
Chiudiamo con un breve vademecum del calendario fiscale per i forfettari nel 2019. Quando si paga la flat tax 2019? Con quali scadenze?
– tra il 30 giugno e il 30 novembre dell’anno d’imposta va versato l’acconto flat tax;
– entro il 30 giugno dell’anno successivo va effettuato il saldo flat tax.
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