Per quali malattie scatta la gravità nel verbale 104 che dà diritto a maggiori agevolazioni? Come canta Fiorella Mannoia con il brano Combattente: “Il tempo ha cucito qualche ferita e forse tolto anche ai miei muscoli un po’ di elasticità, ma non sottovalutare la mia voglia di lottare perché è rimasta uguale”.

La vita, purtroppo, non è tutta rose e fiori. Tanti sono gli imprevisti con cui dobbiamo fare i conti e le sfide da affrontare. Lo sanno bene tutti coloro alle prese con delle patologie o problemi fisici tali da riscontrare serie difficoltà nello svolgimento delle varie attività quotidiane.

Proprio per garantire loro un valido sostegno, le autorità mettono in campo diversi aiuti.

Legge 104, il ruolo della Commissione medico – legale

Per accedere a tali agevolazioni è necessario presentare apposita richiesta. In particolare spetta alla Commissione medico-legale che opera presso l’ASL territoriale di competenza stabilire chi abbia o meno diritto alla Legge 104. Una volta svolta la visita si redige un verbale attestante il grado di non autosufficienza. In particolare, in base a quanto si evince dall’articolo 3 comma 3 della Legge numero 104 del 5 febbraio 1992:

“Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità. Le situazioni riconosciute di gravità determinano priorità nei programmi e negli interventi dei servizi pubblici”.

Verbale 104, quando scatta la gravità che dà diritto a maggiori agevolazioni

Entrando nei dettagli, tenendo conto delle tabelle del decreto ministeriale del 5 febbraio 1992, si stabilisce la percentuale di invalidità. Ma quando scatta la gravità nel verbale 104 che dà diritto a maggiori agevolazioni? Ebbene, stando alla normativa vigente le infermità neurologiche quali Alzheimer e Parkinson sono ritenute gravi, tanto da attestare un’invalidità al 100%. I disturbi a livello psichico, come schizofrenia e depressione, sono considerate invalidanti a partire dal 60% fino ad arrivare al 100%.

Per le malattie cardiovascolari gravi, come aritmie gravissime, si attesta uno stato di invalidità che può raggiungere il 100%. In presenza di miocardiopatie la percentuale di invalidità riconosciuta oscilla dal 71% al 100%. Tra le malattie più diffuse si annoverano quelle infiammatorie di III e IV classe croniche intestinali, che comprendono ad esempio la malattia di Chron. In tali casi la gravità scatta per percentuali di invalidità riconosciute dal 61% al 100%.

Coloro che soffrono di cirrosi epatica di classe B di childpugh possono vedersi riconoscere una percentuale di disabilità tra il 61% e l’80%. L’identificazione delle malattie oncologiche oscilla dal 21% al 100% tenendo conto dello stato di criticità e degli esiti delle terapie svolte. La determinazione dello stato di gravità per malattie come diabete, epatite, insufficienza renale cronica, avviene tenendo conto dello stato complessivo di salute del soggetto coinvolto.

Stabilire a priori quando scatta la gravità nel verbale 104 che permette di ottenere maggiori agevolazioni, pertanto, non è possibile. Questo perché il giudizio finale spetta solo alla Commissione medico-legale e al grado di invalidità riconosciuto. Si consiglia, pertanto, di rivolgersi al proprio medico oppure a un Caf o direttamente all’Inps per ottenere informazioni dettagliate in merito, tenendo conto che ogni condizione è valutata singolarmente.