I blitz della Guardia di Finanza non colpiscono solamente le località alla moda ma arrivano anche nei mercati rionali, territorio di bancarelle e venditori ambulanti. Dagli ultimi controlli non sono emersi dati confortanti, soprattutto al Sud: a Palermo il 95% delle attività (9 venditori su dieci) presenta delle irregolarità e 58 commercianti sono stati sanzionati (37 perché completamente abusivi  18 per mancata emissione dello scontrino fiscale) per una raccolta totale di 200 mila euro. Tra i venditori ambulanti fissi con regolare autorizzazione non tutti peraltro dispongono del registratore di cassa.

 

CENTRO CITTA’: BLITZ DELLA FINANZA AI CAMION BAR

Ma non solo mercati. Nella categoria di venditori ambulanti rientrano anche i camion bar che stazionano in centro città di fronte alle aree più battute dai turisti. A Roma le Fiamme Gialle hanno attestato che otto furgoncini su dieci non rilasciano scontrino fiscale. 135 esercenti sono stati sanzionati. All’evasione fiscale si associa spesso la vendita di merci contraffatte, l’ abusivismo commerciale e il mancato rispetto delle normative sui prezzi (una bottiglietta d’acqua frizzante può costare fino a tre euro ai turisti). Le zone dove sono state riscontrate maggiori irregolarità sono quelle del centro storico, da piazza di Spagna a via Nazionale, da via Del Corso a San Pietro, da Fontana di Trevi a piazza Venezia. Tra quelli controllati gli unici due ambulanti in regola sono risultati essere quelli che stazionano di fronte al Colosseo. Ma anche allontanandosi dal centro la situazione non cambia nel mercato domenicale di Porta Portese sono stati multati in media undici venditori su sedici.

 

VENDITORI ITINERANTI: OBBLIGO DELLO SCONTRINO?

Ma quando si parla di venditori ambulanti occorre fare una distinzione, che rileva anche ai fini fiscali, tra fissi e itineranti. I primi sono quelli che hanno postazioni assegnate, i secondi invece, come dice il termine, non sostano nello stesso luogo per più di quindici minuti.

A Pesaro ad esempio alcuni furgoncini che vendono pizzette e panini nelle scuole superiori durante la ricreazione sono stati multati ma si oppongono ai controlli, a loro dire incostituzionali.

Il decreto presidenziale del 21 dicembre 1996, n. 696 sulla semplificazione degli obblighi di certificazione (lo stesso che si applica anche ai distributori automatici) in effetti esonera questa categoria dall’obbligo di emettere scontrini fiscali (articolo 2 lettera cc).

Sul caso ora dovrà pronunciarsi l’Agenzia delle Entrate.