“Non partite solo per fuggire, e non restate solo perché non avete il coraggio di prendere nuove strade. Siate sempre aperti ai cambiamenti, scegliete un obiettivo e puntatelo, però sappiate che se pò semp’ fallì, che ca nisciuno è perfetto. E non smettete mai di essere curiosi, pecché ’a curiosità è ’na forma ‘e coraggio“, afferma Lorenzo Marone. Niente è per sempre e nessuno è perfetto. Un concetto che tutti quanti dovremmo tenere bene in mente prima di lasciarci affliggere dalle incombenze della vita quotidiana.

Capita a tutti, d’altronde, di dover fronteggiare dei problemi, negli ambiti più disparati. Basti pensare a tutte quelle volte in cui ci ritroviamo alle prese con la burocrazia. Quest’ultima si rivela essere spesso così farraginosa da finire per perdere l’accesso ad alcuni diritti. Basti pensare a tutti coloro alle prese con la compravendita di casa che rischiano di perdere alcune agevolazioni, semplicemente per il fatto di non sapere quali bonus si trasferiscono e quali invece no. Ecco come funziona.

Vendita casa, quali bonus si trasferiscono e quali no

Sono molte le persone che negli ultimi anni hanno deciso di beneficiare dei vari bonus edilizi per effettuare dei lavori di ristrutturazione. Ma cosa succede in caso di vendita di un immobile su cui si continua ad usufruire delle relative detrazioni? Ebbene, in linea generale i bonus per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio vengono trasferiti in automatico all’acquirente nel momento stesso della vendita. Tale discorso è valido anche in caso di donazione dell’immobile o eredità. Vi sono tuttavia delle eccezioni. Come spiegato su Fisco Oggi, la rivista online dell’Agenzia delle Entrate, infatti:

“Contrariamente a quanto accade per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, in caso di cessione dell’immobile oggetto di ristrutturazione il bonus mobili ed elettrodomestici non si trasferisce all’acquirente. Questo vale anche quando con la cessione dell’immobile vengano trasferite all’acquirente le restanti rate della detrazione delle spese di recupero del patrimonio edilizio. Chi vende l’immobile, pertanto, può continuare a usufruire delle quote di detrazione non ancora utilizzate, derivanti dall’acquisto dei mobili e degli elettrodomestici”.

Bonus Barriere Architettoniche al 75% non è trasferibile

In caso di vendita di un immobile, quindi, il bonus mobili ed elettrodomestici non si trasferisce a chi compra.

Come funziona invece per il Bonus Barriere Architettoniche al 75%? Grazie a quest’ultimo, è bene ricordare, è possibile svolgere diversi interventi come ad esempio l’installazione di un ascensore per rendere più agevole il movimento dei soggetti alle prese con delle difficoltà motorie. Ma non solo, è possibile cambiare porte ed effettuare interventi in bagno e alle finestre, fermo restando il rispetto di determinati requisiti tecnici. Il tutto beneficiando di uno sconto del 75% su un massimale di spesa pari a 50 mila euro.

Ebbene, come spiegato dalla stessa Agenzia delle entrate attraverso la circolare numero 17/E del 26 giugno 2023, non vi è alcuna possibilità di trasferire le quote residue del bonus per i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche agli eredi o in caso di compravendita. Nel caso in cui si decida di comprare o vendere un immobile, quindi, è bene tenere presenti quali bonus possono essere effettivamente trasferiti e quali invece no. In questo modo è possibile far valere i propri diritti ed evitare di incorrere in spiacevoli inconvenienti.