Grazie anche alla diffusione dei bus low cost a lunga percorrenza sono molti gli italiani che per l’estate 2017 stanno programmando viaggi in pullman (soprattutto chi ha paura di volare e non dispone di auto propria oppure viaggia solo e quindi vuole ammortizzare i costi). Qualunque sia la ragione oggi i pullman hanno smesso di essere considerati un mezzo di trasporto di serie B e spesso sono dotati di ogni comfort, dalla toilette a bordo al WI-FI. Ma dal punto di vista normativo a chi viaggia in pullman sono riconosciuti gli stessi diritti dei passeggeri di aereo o treno? La normativa a livello europeo esiste ma visto che in Italia questo modo di viaggiare è relativamente nuovo cerchiamo di capire che cosa prevede.

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Pullman in ritardo e rimborso biglietto: quali diritti?

In caso di ritardo o peggio ancora di cancellazione della corsa che diritti ha il passeggero del pullman? Prima di tutto, per quanto concerne la tutela immediata, i passeggeri devono essere informati su tutto quello che accade. Per tragitti oltre 250 km o in caso di ritardo superiore alle due ore oppure nei casi di overbooking (non da escludere soprattutto per i pullman che prevedono l’acquisto di biglietti online) ci sono sostanzialmente due alternative previste:

– Il rimborso del biglietto (più trasporto gratuito verso il punto di partenza qualora il viaggio sia divenuto inutile a causa del disagio);
– Il trasporto verso il punto di destinazione nel tempo più breve possibile e senza costi aggiuntivi.

Se nessuna di queste due forme di tutela e rimborso dei passeggeri è prevista dalle condizioni del viaggio, non resta che presentare un reclamo (entro tre mesi dalla data del viaggio) e chiedere il risarcimento del biglietto e un rimborso danni forfettario che, in queste ipotesi, viene quantificato nella misura del 50% del prezzo del titolo di viaggio.

Il trasportatore a sua volta deve dare notifica entro un mese di aver ricevuto l’istanza e ha poi tre mesi di tempo per rispondere, accogliendo o respingendo la richiesta di reclamo. Se il reclamo viene rifiutato il passeggero può in ogni caso intraprendere le vie legali.

Pullman lunga percorrenza e ritardi: vitto e alloggio per i passeggeri sono un diritto?

Oltre i 90 minuti di ritardo, su tratte da minimo tre ore stimate di viaggio, i passeggeri hanno diritto ad assistenza che può includere a seconda dei casi e dell’orario pasti e bevande e alloggio (non oltre 80 euro di rimborso a notte per dormire e per non più di due notti a meno che non si resti bloccati per maltempo o calamità).

Incidente pullman: quale risarcimento per i turisti passeggeri?

Chiudiamo con una fattispecie che speriamo non accada ma che merita di essere approfondita: l’incidente che coinvolge il pullman turistico. Se il percorso era di minimo 250 km, la normativa europea prevede:

– risarcimento ai familiari in caso di decesso del passeggero;
– risarcimento in caso di danneggiamento o smarrimento bagaglio;
– assistenza in pronto soccorso o sistemazione in albergo se necessarie.

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