Tatuaggi e militari: si può essere esclusi da un concorso pubblico per entrare in uno dei comparti delle forze dell’ordine perché si ha un tatuaggio indelebile? “Non ti fare un tatuaggio perché non potrai partecipare ai concorsi pubblici” è un retaggio popolare che però mantiene un fondo di verità. Per fare chiarezza sull’attuale normativa forniamo un’analisi scevra da luoghi comuni. Cosa dice la legge sui tatuaggi dei militari?

Concorso forze dell’ordine: tatuaggi vietati o ammessi?

La questione nasce dal fatto che la normativa per entrare a far parte dell’Esercito Italiano, in merito ai tatuaggi, prevede diverse casistiche.

In particolare, leggendo alla lettera i requisiti previsti dai bandi dell’Esercito Italiano, è previsto che “in sede di visita medica generale le commissioni per gli accertamenti psico-fisici e attitudinali giudicheranno inidonei i candidati che presentino tatuaggi quando, per la loro sede, siano contrari al decoro dell’uniforme ovvero, se posti nelle zone coperte dall’uniforme, risultino, per contenuto, di discredito alle istituzioni”.

Quali tatuaggi sono inidonei alla carriera militare? In primis quelli visibili con le uniformi estive (quindi ad esempio quelli vistosi su collo o braccia e, per i militari donne anche caviglia e polpacci). Altresì vietati però sono anche i tatuaggi coperti ma che, per il loro contenuto, sono considerati deturpanti o contrari al decoro o di discredito per le Istituzioni. Meno probabile il caso che il tatuaggio venga individuato come indice di una personalità abnorme (da accertare comunque tramite perizia psichiatrica). Ma non è solo una questione estetica o di decoro: possono essere giudicati inidonei ad esempio piercing che, per la loro posizione o dimensione, possano in qualche modo compromettere la “capacità di assolvere determinati incarichi operativi, nonché eventuali aspetti sanitari”.

Tatuaggi: Esercito verso apertura?

Fatta questa premessa è innegabile che la moda dei tatuaggi tra i giovani, anche tra coloro che aspirano alla carriera militare, oggi ha preso piede in modo massiccio.

Ai candidati al concorso viene chiesto se si hanno tatuaggi: la visita medica poi accerterà la veridicità di quanto dichiarato. Diciamo che se il tatuaggio non è visibile da chi indossa divisa estiva e non è palesemente volgare o indecoroso, difficilmente verrà impedito l’accesso al concorso. Se si viene esclusi da un concorso per un tatuaggio giudicato inidoneo è possibile fare ricorso scritto e motivato entro trenta giorni dalla data di ricezione della comunicazione. Nel documento bisogna indicare le motivazioni che hanno determinato il parere negativo della commissione allegando un certificato medico a conferma della propria versione dei fatti. Qualora all’esito dell’esame il concorrente venisse giudicato di nuovo “non idoneo”, non potrà presentare un nuovo ricorso e sarà escluso dal concorso. In caso contrario invece sarà riammesso e rimborsato per le eventuali spese sostenute per il ricorso.