Quella delle truffe fiscali a danno dei contribuenti è una piaga internazionale: lo dimostra il fatto che la cd “sporca dozzina”, ovvero la classifica dei 12 reati fiscali digitali più diffusi stilata dall’IRS (Internal Revenue Service, ossia il Fisco statunitense) per i contribuenti americani, si adatta anche alla situazione del Fisco italiano.

Finte multe: la truffa della busta verde

Furto di identità online e phishing: come difendersi dalle truffe fiscali digitali

In cima alla classifica delle truffe fiscali troviamo il furto di identità, rischio che aumenta a ridosso delle scadenze fiscali.

Sul podio anche truffe telefoniche e il cd phishing, ovvero l’appropriazione indebita di dati sensibili tramite email truffa.

[tweet_box design=”box_07″ float=”none”]Le email truffa nel 2016 sono aumentate del 400%[/tweet_box]

Altre volte il rischio non arriva da internet ma da professionisti disonesti: nella classifica delle truffe fiscali troviamo ad esempio false organizzazioni di beneficenza o i risarcimenti fittizi.

Segue la categoria di truffe fiscali messe in atto proprio dai contribuenti e sottoposte al controllo del Fisco: capitali offshore, dichiarazioni fiscali irregolari allo scopo di ottenere indebitamente agevolazioni fiscali (detrazioni e credito d’imposta).

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