L’associazione Aduc ha messo in guardia sulla vasta gamma di truffe sul forex. L’ultima, in ordine cronologico, riguarda il falso Fondo di Garanzia. Il sistema è ben spiegato sul sito dell’Aduc, che per cercare di fronteggiare le truffe nel mondo dei broker ha messo in atto nel tempo diverse iniziative a tutela dei piccoli investitori.
“Una delle “truffe dentro la truffa” consiste nel domandare il versamento delle tasse sul capital gain, o delle commissioni della banca di appoggio per il trading o altra voce inventata, per sbloccare il prelievo che poi invece non avverrà.

Altra truffa nella truffa è il recupero delle perdite: il cliente viene contattato da un nuovo broker (ma è sempre il broker di prima) che promette di recuperare le perdite senza alcun impegno. Dopo alcuni giorni il cliente vede arrivare sul nuovo conto la somma persa, ma per sbloccarla occorre versare una certa somma da destinare al trading col nuovo broker… e il gioco è fatto!
Alcuni giorni fa ci è stata segnalata una nuova tipologia di truffa che fa leva su di un presunto Fondo di Garanzia che risarcirebbe i clienti dei broker. Un cliente frodato da CMB Capital Markets si è visto raggiungere da una mail”.
Ma come funziona questa nuova truffa nel mondo del forex? Il testo della mail è in apparenza serio: l’autore è “un sedicente funzionario di Fidor Bank, estranea ai fatti ma scelta apposta perché banca di appoggio di numerosi falsi broker e pertanto nota ai clienti, comunica che la banca è incaricata di rifondere i truffati da alcuni broker in virtù della Direttiva DI144-2007-15 del 2015 “emessa” (emanata, n.d.r.) dalla Consob. La Direttiva esiste davvero, così come esiste davvero il Fondo di Garanzia ma, a parte il fatto che è stata come ovvio emanata dal Parlamento Europeo e non dalla Consob, il Fondo di Garanzia risarcisce i clienti di intermediari residenti nella Unione Europea che si trovano nella impossibilità a restituire gli strumenti finanziari della clientela.

Il Fondo di Garanzia non indennizza in alcun modo le truffe.
La mail termina con l’invito ad inviare al funzionario, per iniziare la procedura della compensazione, dei documenti di convalida d’identita:
1- Carta d’identita.

2- Carta di credito della banca con i ultimi tre numeri coperti.

3- Una bolletta o un documento che sia visualizzato il suo indirizzo di residenza.

Una volta in possesso dei dati necessari, i truffatori sono in grado di addebitare somme sulla carta di credito del malcapitato.
Alla mail è allegato un “bel” documento (falso) con tanto di timbri della banca e loghi della Consob per impressionare ancora più, dove si legge che l’indennizzo è fino a due milioni di euro a persona! La truffa è molto pericolosa specie in Italia, dove si ha un po’ la mania dei Fondi di Garanzia”.
Ad una lettura leggermente più attenta sarebbe anche abbastanza facile sventare la truffa: la finta e-mail infatti contiene errori grammaticali seri ed evidenti.
L’Associazione a tutela dei consumatori ha già segnalato la truffa forex alla Consob, alla Banca d’Italia, al Fondo Nazionale di Garanzia ed alla Procura della Repubblica di Roma, competente per territorio. L’invito ai lettori è quello a “non dare seguito alle telefonate e alle mail di broker che invitano ad investire con loro sul Forex, sulle criptovalute, ecc. promettendo guadagni”.

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