Il meccanismo di cessione del credito e sconto in fattura ammesso per i bonus edilizi ha portato a numerosissime frodi ai danni dello Stato.

Stando agli ultimi dati comunicati dalla Meloni durante il Consiglio dei Ministri del 28 agosto, le frodi legate ai bonus edilizi toccano quota 12 mld di euro; le truffe non sono legate solo al superbonus come in molti potrebbero pensare ma anche alle altre agevolazioni quale ad esempio il bonus facciate.

Il bonus facciate. Un cenno

L’agevolazione bonus facciate è stata introdotta con la Legge 160/2019, Legge di bilancio 2020.

A partire dal 1° gennaio 2023 il bonus non è più operativo.

Per le spese pagate entro il 31 dicembre 2021, il bonus facciate era pari al 90% delle spese sostenute. Nel 2022, l’agevolazione è stata portata al 60%. Dunque, detrazione bonus facciate più bassa e con nuove regole.

Il bonus facciate consisteva in un detrazione del 90% per gli interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale, compresi gli immobili strumentali. Gli edifici oggetto dei lavori dovevano trovarsi nelle zone A e B, individuate dal decreto ministeriale n. 1444/1968, o in zone a queste assimilabili in base alla normativa regionale e ai regolamenti edilizi comunali.

Gli interventi agevolati erano quelli effettuati sull’involucro “esterno visibile dell’edificio, vale a dire sia sulla parte anteriore, frontale e principale dell’edificio, sia sugli altri lati dello stabile (intero perimetro esterno).

Rientravano nel bonus anche: i lavori di sola pulitura o tinteggiatura esterna sulle strutture opache della facciata, su balconi, ornamenti o fregi, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura; sulle strutture opache verticali della facciata influenti dal punto di vista termico o che interessino oltre il 10% dell’intonaco della superficie disperdente lorda complessiva dell’edificio.

Se il bonus facciate perde la faccia. I dati sulle truffe con lo sconto in fattura e la cessione del credito

Veniamo ai dati sulle truffe comprese quelle sul bonus facciate.

A marzo 2023, l’Agenzia delle entrate aveva evidenziato come le truffe sui bonus edilizi arrivano a toccare quota 9 mld. Tuttavia, stando ai dati aggiornati comunicati dalla Meloni nell’ultimo Consiglio del Ministri del 28 agosto, le frodi ammontano a circa 12 mld.

Grazie alla Guardia di Finanza, sono state intercettate 7,2 mld di euro frutto di frodi, mentre la restante parte ossia 4,8 mld di euro è stata individuata con l’attività di monitoraggio e blocco preventivo del Fisco.

A tal proposito, la Meloni ha dichiarato come il sistema Italia stia pagando in maniera pesante il disastro del Superbonus 110% ma non solo:

nel complesso dei bonus edilizi introdotti dal Governo Conte 2, compreso il bonus facciate, i documenti dell’Agenzia dell’Entrate ci dicono esserci più di 12 miliardi di irregolarità. Alla faccia di chi accusa il centrodestra di essere “amico” di evasori e truffatori»,  «Grazie a norme scritte malissimo si è consentita la più grande truffa ai danni dello Stato. Noi dobbiamo occuparci di coloro che, per queste norme, ora rischiano di trovarsi per strada».

Dunque, oltre al superbonus, anche con il bonus facciate e gli altri bonus edilizi sono state messe in atto pesanti truffe. O comunque a tentativi di truffe poi intercettati dalla Guardia di Finanza o dall’Agenzia delle entrate.

Riassumendo…

  • Le truffe perpetrate ai danni dello Stato sui bonus edilizi ammontano a circa 12 mld;
  • grazie alla Guardia di Finanza, sono state intercettate 7,2 mld di euro frutto di frodi, mentre la restante parte ossia 4,8 mld di euro è stata individua grazie all’attività di vigilanza del Fisco;
  • oltre al superbonus, anche il bonus facciate e gli altri bonus edilizi sono stati associati a pesanti truffe.