Su richiesta del datore di lavoro dovrei accettare il 70% del TFR di circa 18 anni in 2 rate una a luglio e una a novembre.

Le chiedo quali sono i vantaggi di questa mossa.
Grazie in anticipo, buona giornata!
La richiesta di anticipo del TFR, di solito non arriva dal datore di lavoro, ma dal lavoratore, analizziamo quanto è possibile richiedere l’anticipo per poi rispondere al quesito del nostro lettore.

Obbligo del datore di lavoro

Il datore di lavoro in base alle richieste dei lavoratori e se ci sono i presupposti, è obbligato a dare seguito alle domande di anticipo nei limite del 4% del numero dei dipendenti richiedenti.

La motivazione dell’anticipo deve essere giustificata.

Quando l’anticipo del TFR è giustificato?

La richiesta di anticipo è giustificata nei seguenti casi:

  • interventi straordinari sanitari, ad esempio: terapie, interventi, ecc.
  • acquisto della prima casa per sé o per i figli, la documentazione a corredo da presentare è l’atto notarile.

Accordo tra le parti: datore di lavoro e lavoratore

E’ possibile istituire un accordo tra le parti, lo prevede lo stesso art. 2120 c.c. Tale misura consente al lavoratore di accordarsi con il datore di lavoro sull’anticipo a: “condizioni di miglior favore possono essere previste dai contratti collettivi o da patti individuali. I contratti collettivi possono altresì stabilire criteri di priorità per l’accoglimento delle richieste di anticipazione”. Il datore di lavoro, può decidere di erogare l’anticipazione del TFR anche per più di una volta nel corso del rapporto di lavoro.

Se è il datore di lavoro a chiederlo

Penso che non sia un modo per portare costi in bilancio e liquidare voi con il Tfr accumulato, anzichè pagare più tasse. Diversamente non ha senso togliersi liquidità. Il lavoratore può rifiutarsi, vige sempre l’accordo tra le parti.

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