L’INPS annuncia che dal 16 ottobre 2023 è possibile richiedere, per l’anno d’imposta 2024, l’applicazione di tasse sulla pensione più alte. Ossia l’applicazione dell’aliquota IRPEF più alta rispetto a quella che l’istituto applicherebbe in funzione dell’ordinario scaglione di reddito.

Con l’approvazione della manovra di bilancio 2024, tuttavia, pare opportuno sollevare una questione. La finanziaria, infatti, prevede l’accorpamento dei primi due scaglioni IPREF che passano, dunque, dagli attuali 4 a 3. Tale riduzione, vale (almeno per adesso) per il solo anno d’imposta 2024.

Ma l’INPS dovrebbe chiarire sin da subito come comportarsi ora in sede di invio della richiesta di applicazione dell’aliquota più alta. Ossia considerando gli attuali 4 scaglioni oppure i nuovi tre scaglioni, visto che la manovra è stata approvata dal governo ma adesso dovrà passare tutto l’iter parlamentare prima di divenire legge a tutti gli effetti.

Intanto, nella speranza che la cosa si chiarisca quanto prima, vediamo le istruzioni date dall’istituto per l’invio della richiesta.

Le ritenute IRPEF sulla pensione

In primis, ricordiamo che durante ciascun anno d’imposta, ogni mese, prima che la eroghi, l’INPS trattiene le tasse sulla pensione. Ci riferiamo alle ritenute IRPEF e addizionali.

Tali ritenute sono operate sulla base di quella che è la pensione dell’anno e senza considerare altri redditi del pensionato. L’INPS, quindi, applica le aliquote previste per i diversi scaglioni IRPEF. Poi in sede di Modello 730 il pensionato procede al conguaglio sulla base dell’effettiva pensione percepita e di eventuali altri redditi posseduti (locazione, ecc.).

Per l’anno d’imposta 2023, ricordiamo che, gli scaglioni di reddito IRPEF con le rispettive aliquote sono i seguenti:

  • 23% fino a 15.000 euro;
  • 25% oltre 15.000 euro e fino a 28.000 euro;
  • 35% oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
  • 43% oltre 50.000 euro.

La legge di bilancio 2024 prevede, invece, il passaggio a 3 degli scaglioni IRPEF i quali diventerebbero:

  • 23% fino a 28.000 euro;
  • 35% oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro;
  • 43% oltre 50.000 euro.

Tasse sulla pensione, come e perché chiedere l’aliquota maggiore

Detto ciò, al pensionato stesso è data la possibilità di chiedere all’istituto di applicargli già durante l’anno d’imposta un’aliquota più alta rispetto a quella che si applicherebbe in base alla pensione.

In questo modo, questi, non avrà un eventuale salasso in sede di 730 laddove il suo reddito complessivo effettivo risultasse più alto della pensione stessa.

La domanda per tasse sulla pensione più alte per il 2024 si può presentare all’INPS, dal 16 ottobre 2023 (Messaggio n. 3607 del 16 ottobre 2023). La presentazione è online accedendo al servizio dedicato “Detrazioni fiscali – domanda e gestione” disponibile sul sito istituzionale dell’INPS stesso. Per accedere serve autenticarsi con credenziali SPID, CIE o CNS.

La stessa procedura serve anche per comunicare l’eventuale rinuncia alle detrazioni su reddito di pensione.

Riassumendo…

  • chi, per l’anno d’imposta 2024, vuole pagare più tasse sulla pensione, può comunicarlo all’INPS dal 16 ottobre 2023
  • la comunicazione è online e con essa di può fare anche la rinuncia alle detrazioni
  • senza la comunicazione, l’Istituto applicherà le ordinarie aliquote per scaglioni di reddito e le ordinarie detrazioni su reddito di pensione.