“Spesso noi continuiamo a soffrire senza fare uno sforzo per cambiare; ecco perché non troviamo pace durevole e appagamento. Se noi perseverassimo, saremmo certamente capaci di superare tutte le difficoltà. Dobbiamo fare uno sforzo, perché possiamo passare dalla miseria alla felicità, dallo sconforto al coraggio“, affermava Paramahansa Yogananda.

Quando le cose non vanno per il verso giusto non bisogna restare fermi in attesa che le cose accadano da sole. È bensì fondamentale attivarsi per trovare una soluzione e cercare così di cambiare rotta.

Un modus operandi su cui dovrebbe basarsi ogni Governo, il cui compito è proprio quello di trovare una soluzione ai problemi dei propri cittadini. Tra questi si annoverano anche le tasse che si rivelano essere da sempre croce e delizia dei contribuenti. Delizia perché i soldi delle casse vanno a finanziare i servizi pubblici di cui tutti, almeno in teoria, beneficiamo. Croce perché pesano inevitabilmente sulle tasche delle famiglie. Proprio in tale contesto si potrebbe assistere a breve a una vera e propria svolta che andrà a coinvolgere i titolari di partita Iva. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Tasse partita IVA, svolta epocale su rate e acconti

La prossima riforma fiscale potrebbe portare con sé buone notizie, in particolare per i titolari di partita Iva. Un emendamento proposto alla legge delega sulla riforma fiscale, infatti, intende introdurre il pagamento dilazionato per l’acconto Irpef, ovvero l’acconto di novembre. In questo modo è possibile ridistribuire equamente il peso fiscale in un arco temporale più lungo. Come spiegato a Il Tempo da Alberto Gusmeroli, Responsabile Fisco della Lega e Relatore alla delega per la riforma fiscale:

“Si tratta di una svolta epocale. Per la prima volta in cinquant’anni si potranno pagare le imposte, per metà, ad anno trascorso e reddito guadagnato. È stata una battaglia iniziata nell’agosto 2020, quando lanciai l’idea e la Lega ha fatto di tutto per sostenerla, con emendamenti in tutte le leggi di bilancio, tre ordini del giorno approvati, e un progetto di legge”.

Pagamento a rate dell’acconto Irpef di novembre per i lavoratori autonomi

Ogni anno bisogna presentare la dichiarazione dei redditi.

Un adempimento obbligatorio, grazie al quale è possibile determinare l’importo delle imposte da pagare. Quest’ultime devono essere versate entro determinate tempistiche, che differiscono a seconda della tipologia interessata. Sostanzialmente i pagamenti hanno luogo in due tranche. Ovvero si provvede al pagamento del saldo inerente l’anno di dichiarazione e dell’acconto per l’anno seguente.

Proprio in tale ambito si potrebbe assistere a breve ad un importante cambiamento. I lavoratori autonomi, gli imprenditori individuali e tutti contribuenti a cui vengono applicati gli indici sintetici di affidabilità fiscale, infatti, potrebbero usufruire della possibilità di dilazionare il pagamento del secondo acconto Irpef. Il tutto senza rischiare penalizzazioni. Si dovrebbe assistere, inoltre, a una riduzione della ritenuta d’acconto per i lavoratori autonomi.

Un connubio, quello formato dalla riduzione dell’importo e il pagamento a rate, che potrebbe rivelarsi vincente. In questo modo, infatti, i contribuenti potrebbe tirare finalmente un sospiro di sollievo, non ritrovandosi a dover sborsare tanti soldi senza aver certezza delle entrate future. Riuscire ad adempiere a tale obbligo fiscale risulterebbe così più facilmente gestibile, consentendo ai soggetti interessati di spalmare la spesa su più mesi. Una novità che si rivelerebbe un valido aiuto per tutti coloro duramente colpiti dalla crisi economica in corso.