Continua a far discutere la nuova tassazione sulla plusvalenza da superbonus 110%. A prevederla, ricordiamo, è l’attuale testo del DDL di bilancio 2024 che si trova sotto l’esame parlamentare.

In sintesi, la norma dice che chi vende l’immobile oggetto dei lavori per i quali si è riconosciuto il superbonus, vedrà tassarsi la plusvalenza realizzata e l’aliquota sarà del 26%. A ogni modo la norma prevede anche delle esclusioni. Ossia dei casi in cui detta tassazione non troverà applicazione.

Quanto si sta scrivendo in questi giorni, è bene evidenziare che, deve essere considerato con le dovute cautele in quanto la misura dovrà trovare conferma nel testo definitivo della manovra che sarà licenziata da Camera e Senato.

Solo la plusvalenza da 110%

Andando nel dettaglio della novità, il legislatore intende stabilire che, la plusvalenza realizzata a seguito della vendita di una casa su cui si sono eseguiti lavori ammessi al superbonus sarà tassata al 26%

Ciò, tuttavia, solo laddove la vendita avviene prima che siano passati 10 anni dalla fine dei lavori.

Saranno terreno di applicazione le vendite fatte dal 1° gennaio 2024. Una prima osservazione da fare è che il legislatore fa riferimento al solo superbonus 110%. Questo significa che non rientrano nel perimetro applicativo della novità il superbonus 90% e gli altri bonus casa (bonus ristrutturazione 50%, ecobonus ordinario, bonus facciate, ecc.).

Tassazione plusvalenza superbonus: esclusioni aggiornate

Si inizia anche a conoscere meglio il campo applicativo della tassazione, o meglio quelle che sono le esclusioni.

Il periodo di osservazione, come detto, è 10 anni. Se si vende prima dei 10 anni dalla fine dei lavori, scatta la tassazione sulla plusvalenza. Non scatta, la tassazione plusvalenza superbonus anche se la cessione avviene prima dei 10 anni, in questi casi:

  • il venditore è un’impresa
  • l’immobile ceduto è acquisito per successione ereditaria
  • l’immobile ceduto è stato adibito ad abitazione principale per la maggior parte dei 10 anni antecedenti alla vendita o, se tra la data di acquisto o di costruzione e la cessione sia decorso un periodo inferiore a 10 anni, per la maggior parte di tale periodo.

In questo modo si è voluto salvaguardare, ad esempio, chi ha fatto lavori di riqualificazione sulla casa in cui risiede e dimora abitualmente.

Riassumendo…

  • il testo della legge di bilancio 2024 prevede la tassazione al 26% della plusvalenza da superbonus
  • in sostanza sarà tassata la plusvalenza che deriva dalla vendita di un immobile su cui sono stati fatti lavori da superbonus 110%
  • la tassazione plusvalenza superbonus scatterà solo se la vendita avviene prima che siano passati 10 anni dalla fine dei lavori
  • la cosa interessa solo immobili oggetto di superbonus 110% e non superbonus 90% o altri bonus casa
  • esclusi anche altri immobili (come quelli ad esempio adibiti ad abitazione principale per la maggior parte dei 10 anni).