Tares, il nuovo tributo comunale sui rifiuti e servizi indivisibili, da versare con appositi codici tributo istituiti dall’Agenzia delle entrate con la risoluzione n. 37 del 27 maggio 2013.

 Tares, il nuovo tributo comunale sui rifiuti e servizi

 Dal 1° gennaio 2013 è istituito in tutti i comuni del territorio nazionale la Tares, il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa pubblica ai sensi della vigente normativa ambientale, e dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni.

Proprio i comuni che hanno realizzato sistemi di misurazione puntuale della quantità di rifiuti conferiti al servizio pubblico possono, con regolamento, prevedere l’applicazione di una tariffa avente natura corrispettiva, in luogo del tributo.

 Tares, versamento con bollettino

 Il versamento del tributo, della tariffa e della maggiorazione di 0.30 centesimi a metro quadro avviene tramite apposito bollettino di conto corrente postale che è stato recentemente approvato ( si veda il nostro articolo Pagamento Tares con bollettino, ecco come fare). 

Versamento Tares, i codici tributo

 Proprio per permettere il versamento Tares, tramite modello F24, con la risoluzione n. 37/2013 le Entrate istituiscono i seguenti codici tributo:

  • “3944” denominato “TARES – tributo comunale sui rifiuti e sui servizi – art.14, dl n. 201/11 e succ. modif.”
  • “3950” denominato “TARIFFA – art.14, dl n. 201/11, c. 29 e succ. modif.”
  • “3955” denominato “MAGGIORAZIONE – art.14, dl n. 201/11, c. 29 e succ. modif”.

Tares, come compilare il modello F24

Nel documento di prassi del 27 maggio 2013, l’Agenzia fornisce anche le istruzioni per la compilazione del modello F24 in relazione al versamento Tares. In particolare si prevede che in sede di compilazione del modello F24 i suddetti codici tributo sono esposti nella “SEZIONE IMU E ALTRI TRIBUTI LOCALI” in corrispondenza delle somme indicate esclusivamente nella colonna “importi a debito versati”. In particolare:

  • nello spazio “codice ente/codice comune”, indicare il codice catastale del Comune nel cui territorio sono situati gli immobili, reperibile nella tabella pubblicata sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it;
  • nello spazio “Ravv.”, barrare se il pagamento si riferisce al ravvedimento;
  • nello spazio “numero immobili”, indicare il numero degli immobili (massimo 3 cifre);
  • nello spazio “rateazione/mese rif”, indicare il numero della rata nel formato “NNRR” dove “NN” rappresenta il numero della rata in pagamento e “RR” indica il numero complessivo delle rate. Si precisa che, in caso di pagamento in un’unica soluzione, il suddetto campo è valorizzato con “0101”;
  • nello spazio “anno di riferimento”, indicare l’anno d’imposta cui si riferisce il pagamento. Nel caso in cui sia barrato lo spazio “Ravv.” indicare l’anno in cui l’imposta avrebbe dovuto essere versata.