Il reddito di cittadinanza è finito per famiglie composte da soggetti tutti di età compresa tra i 18 e i 59 anni senza invalidi e senza soggetti presi in carico dai servizi sociali comunali. Solo 7 mesi la durata per il loro reddito di cittadinanza. Ma adesso è nata la nuova misura dedicata che si chiama Supporto Formazione e Lavoro. Cifre diverse, requisiti diversi e durata diversa, ma è sempre una misura allettante. Paradossalmente, come si evince dalle statistiche di queste settimane, molti di quanti hanno perso il reddito di cittadinanza non richiedono il nuovo sussidio.

Oggi analizzeremo le motivazioni, partendo da alcuni dubbi che i nostri lettori ci segnalano.

“Gentili esperti, volevo capire secondo voi se era il caso di chiedere il Supporto Formazione e Lavoro per me, mia moglie e mio figlio, tutti disoccupati. Ho perso il reddito di cittadinanza ad agosto, quando il 28 ho ricevuto l’ultima ricarica. Non ho ancora presentato domanda per la nuova misura perché non mi convince. Dovremmo tutti e tre partecipare ai corsi giusto? Mio figlio a volte dà una mano allo zio che ha una impresa di pulizie e arrotonda, anche se so che lavora in nero. Come si fa?”

Supporto formazione e lavoro e reddito di cittadinanza, molti non presentano domanda per il nuovo sussidio, perché? Ecco le motivazioni

Diversi siti e diversi quotidiani hanno messo in luce un fenomeno che può tranquillamente essere considerato paradossale. Infatti molti degli ex beneficiari del reddito di cittadinanza non hanno presentato domanda per il nuovo Supporto Formazione e Lavoro. Dal Ministero del Lavoro infatti snocciolano il seguente dato. Oltre 110.000 famiglie che hanno perso il sussidio, non hanno presentato domanda per il nuovo aiuto. Significa che se è vero che 192.000 famiglie hanno perso il reddito di cittadinanza, solo 80.000 nuclei familiari hanno provveduto a presentare domanda per il Supporto Formazione e Lavoro.

Le due misure sono diverse

Il nostro lettore dubita del nuovo aiuto. Anche perché ha delle differenze rispetto al precedente. Prima di tutto dura di meno. Il reddito di cittadinanza durava 18 mesi rinnovabili con pausa di un mese. Un rinnovo praticamente all’infinito. Il Supporto Formazione e Lavoro invece dura solo 12 mesi. Il reddito di cittadinanza come importo partiva da 500 euro al mese per il singolo, da adeguare alla composizione del nucleo familiare in base alla scala di equivalenza. Il Supporto invece offre 350 euro a componente. Ma serve prima di tutto sottoscrivere il patto di lavoro presso i centri per l’Impiego ed iscriversi alla piattaforma. Perché c’è da partecipare ai progetti formativi dedicati a ciascun beneficiario.

Ignoranza, poca conoscenza delle novità o furbetti?

La nuova misura va di pari passo con la partecipazione obbligatoria a corsi ed attività di formazione. Non si può certo dire che il reddito di cittadinanza avesse questi vincoli. E molti critici sostengono che adesso c’è chi non richiede il sussidio perché evidentemente non ha la possibilità di partecipare ai corsi, magari perché impegnato in lavoro nero. E si parla ancora di furbetti del reddito di cittadinanza che la nuova misura limita in maniera considerevole.

Naturalmente quanto detto prima è figlio solo di ipotesi, perché le motivazioni dietro il fatto che si tende a non considerare la nuova misura può dipendere anche dal cambio dei requisiti. Infatti il nuovo sostegno prevede un tetto ISEE non superiore a 6.000 euro. Il reddito di cittadinanza invece fissava tale soglia a 9.360 euro. Poi ci saranno anche molti che non conoscono la nuova misura e magari non sanno nemmeno di poterla percepire.