Una nuova normativa riguardante il superbonus edilizio sta per cambiare radicalmente la gestione dei crediti fiscali relativi a questi incentivi. Secondo l’ultimo annuncio del Ministro dell’Economia, durante la seduta del 8 maggio 2024 della Commissione Finanze del Senato, le detrazioni fiscali per gli interventi edilizi che beneficiano del superbonus dovranno essere distribuite su un periodo di dieci anni anziché quattro, come precedentemente stabilito.

Questa modifica sostanziale, che verrà implementata attraverso un emendamento al decreto “Agevolazioni fiscali”, è prevista essere presentata entro il 10 maggio.

Il decreto, noto come D.L. n. 39/2024, vedrà ulteriori aggiunte e modifiche, le quali influenzeranno soprattutto i beneficiari finali e le modalità di fruizione del superbonus.

Obbligo 10 anni per il superbonus

Il Ministro Giancarlo Giorgetti ha escluso qualsiasi considerazione verso le proposte di emendamento che avrebbero potuto estendere le deroghe per la cessione del credito e lo sconto in fattura, stabilendo una posizione ferma sul futuro fiscale del paese. Inoltre, ha evidenziato che sarà obbligatorio ripartire le detrazioni fiscali connesse a tali interventi in dieci quote annuali, stabilendo così un nuovo scenario per chi avrà diritto al superbonus a partire dal periodo di imposta in corso.

Un’altra proposta emendativa che il Governo intende presentare riguarda l’introduzione di misure più stringenti per la cessione del credito di imposta, particolarmente per quelle detrazioni non ancora utilizzate. Ciò include anche una limitazione riguardo ai tipi di poste che possono compensare i crediti di imposta relativi ai bonus edilizi, al fine di proteggere gli equilibri delle entrate previdenziali.

In aggiunta, il Ministro ha preannunciato una normativa per contrastare le pratiche usurarie che si sono verificate attraverso la cessione del credito di imposta. Questa normativa si concentrerà su miglioramenti nella gestione finanziaria legata agli ingenti esborsi del superbonus, prevenendo abusi e garantendo equità nel processo.

Più controlli dei comuni sui lavori edilizi

Un ulteriore intervento del Governo mira a rafforzare l’attività di controllo e vigilanza da parte dei Comuni sugli interventi relativi al superbonus, incentivando le autorità locali con il riconoscimento del 50% delle maggiori somme riscosse sia dai tributi statali sia dalle sanzioni civili derivanti da accertamenti.

Infine, è prevista la creazione di un fondo specificatamente destinato agli enti del terzo settore, come Onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale. Questo fondo è inteso a supportare la riqualificazione energetica e strutturale degli immobili di loro proprietà. Questi enti, spesso penalizzati dalla mancanza di capienza fiscale e dall’impossibilità di utilizzare le opzioni di cessione del credito e lo sconto in fattura, troveranno così un nuovo sostegno concreto per i loro progetti di miglioramento energetico ed edilizio.

Volendo aggiungere qualche nostra osservazione, la riformulazione del superbonus per estendere la durata di ammortamento delle detrazioni da quattro a “superbonus in 10 anni” non solo cambia il panorama per i beneficiari diretti, ma implica anche una serie di misure complementari che mirano a rendere più efficace e giusto il sistema di incentivi fiscali per la riqualificazione edilizia in Italia. Il tutto anche alla luce della nuova direttiva case green approdata in Gazzetta Ufficiale.

Riassumendo

  • modifiche annunciate dal Ministro dell’Economia sulle detrazioni fiscali, verranno presentate entro il 10 maggio 2024 come emendamenti al D.L. n. 39/2024
  • tra le probabili novità, l’obbligo (non più facoltà) di spalmare il superbonus in 10 anni invece che quattro
    proposte di estensione delle deroghe per la cessione del credito e sconti escluse
  • si prevede l’introduzione di misure anti-usura e restrizioni sui tipi di compensazione dei crediti di imposta.
  • in arrivo anche il rafforzamento della vigilanza comunale sugli interventi del superbonus, incentivando con quote delle riscossioni.
  • c’è anche la proposta per la creazione di un fondo per enti del terzo settore per la riqualificazione energetica ed edilizia.