La scelta per la cessione del credito o per lo sconto in fattura superbonus condomini non è obbligata per tutti; infatti, in caso di lavori con il superbonus o con altri bonus edilizi su edifici condominiali, alcuni condòmini possono optare per la cessione del credito o per lo sconto in fattura, altri per la detrazione in dichiarazione dei redditi. Dunque, in quest’ultimo caso, il condòmino paga la propria quota dei lavori in base alle tabelle millesimali, per poi detrarre la spesa in dichiarazione.

Dopo lo stop alla cessione del credito, la detrazione in dichiarazione dei redditi, sarà l’unica possibilità per beneficiare dei bonus edilizi. Detto ciò, posto che l’amministratore di condominio, ai fini della dichiarazione precompilata, deve segnalare al Fisco, anno per anno, le spese di ristrutturazione condominiali, quanto tempo hanno i singoli condòmini per pagare la propria quota e detrarre la spesa?

Ebbene, in molti non lo sanno, perché le norme sono poco chiare, ma il condòmino può pagare la sua quota anche dopo che l’amministratore di condominio ha segnalato le spese al Fisco.

Vediamo nello specifico, quanto tempo ha il condòmino per pagare la propria quota.

Il superbonus e gli altri bonus edilizi nei condomini. La comunicazione delle spese al Fisco

Nella dichiarazione dei redditi precompilata, l’Agenzia delle entrate inserisce anche le spese che i condòmini sostengono per lavori di ristrutturazione.

Questo è possibile perché,  gli amministratori di condominio comunicano all’Anagrafe tributaria, entro il 16 marzo di ogni anno, i dati relativi alle spese sostenute nell’anno precedente dal condominio con riferimento agli interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni di edifici residenziali, nonché con riferimento all’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo delle parti comuni dell’immobile oggetto di ristrutturazione.

In virtù di tale comunicazione, ciascun condòmino troverà nella sua dichiarazione precompilata, la quota di spesa a lui attribuibile per la quale è ammessa la detrazione in dichiarazione dei redditi.

Per quest’anno, comunicazione spese 2022, il DL 198/2022, decreto milleproroghe, post conversione in legge, ha spostato il termine per effettuare la comunicazione dal 16 marzo al 31 marzo 2023.

Il superbonus e gli altri bonus edilizi nei condomini. Quanto tempo per pagare?

In base a quanto detto finora, la comunicazione delle spese detraibili superbonus condomini e altri bonus edilizi, rispetto all’anno 2022, può essere effettuata entro il prossimo 31 marzo.

Detto ciò, i singoli condòmini possono pagare la loro quota anche dopo che l’amministratore di condominio ( anche tramite un intermediario) ha segnalato le spese pro quota al Fisco?

Ebbene, la risposta è affermativa.

Infatti, come evidenziato nella FAQ dell’Agenzia delle entrate,

La circolare n. 122 del 1° giugno 1999, al paragrafo 4.8, ha chiarito che, ai fini del riconoscimento del beneficio in caso di spese relative a parti comuni condominiali, la detrazione spetta con riferimento alle spese effettuate con bonifico bancario da parte dell’amministratore entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento. I singoli condòmini possono detrarre le quote imputate e versate al condominio prima della presentazione della dichiarazione.

Dunque, il condominio può pagare le spese 2022 ossia la propria quota entro il prossimo 30 novembre 2023, che rappresenta la scadenza della dichiarazione dei redditi, modello Redditi PF, periodo d’imposta 2022.

Ai fini della compilazione della comunicazione, l’Amministratore deve indicare, nel campo 25 del modello di comunicazione l’importo della spesa attribuita, in base al piano di riparto, al soggetto il cui codice fiscale è indicato nel campo 23, e non la spesa effettivamente sostenuta. L’informazione relativa al pagamento della quota attribuita deve essere fornita con la compilazione del campo 26 “flag pagamento”. A tale riguardo, per agevolare l’adempimento da parte degli amministratori di condominio è stato previsto nel tracciato che l’informazione in merito all’effettuazione del pagamento da parte del singolo condòmino debba essere riferita al 31 dicembre dell’anno di riferimento.

Quali conseguenze rispetto alla dichiarazione precompilata?

Le tempistiche con le quali i singoli condòmini pagano la propria quota, incidono sulla dichiarazione precompilata.

In via generale, le quota attribuite pagate interamente entro il 31 dicembre dell’anno di riferimento sono inserite nella dichiarazione precompilata mentre le quote pagate parziale o non corrisposte entro tale data sono esposte solo nel foglio informativo. Resta fermo che, in quest’ultimo caso, il contribuente che paga la sua quota prima della presentazione della dichiarazione potrà modificare la dichiarazione precompilata aggiungendo l’onere sostenuto.