Il superbonus ormai è alla completa deriva e tornare verso le coste sembra davvero un miraggio. Il legislatore prova a lanciare salvagenti ma non sembrano portare in salvo la super detrazione fiscale. Un super beneficio fiscale che fu introdotto qualche anno fa con tutti i buoni propositi del caso. Ma poi truffe e contro truffe hanno indotto il legislatore stesso a rivedere regole di opzione per la cessione del credito e sconto in fattura e le percentuali stesse della detrazione fiscale.

Si è passati dal 110% inziale fino al 70% per il 2024 e per finire al 65% nel 2025.

Nel mezzo ci sono stati tentativi di salvare la percentuale del 110% legandola alla data di presentazione del titolo abilitativo (CILAS).

Facile, quindi, perdersi in tutte queste modifiche, sia per chi deve fare i lavori a casa o sull’edificio condominiale sia per addetti ai lavori (imprese, fornitori, tecnici, consulenti, commercialisti, ecc.).

Il 110 sulla casa singola

Il superbonus su villette unifamiliari si è fermato al 31 dicembre 2023. Dal 2024 il potenziato sgravio fiscale non esiste più. Infatti, in tal caso il 110% è previsto solo con riferimento a spese sostenute entro il:

  • 30 giugno 2022;
  • ovvero il 31 dicembre 2023, purché al 30 settembre 2022 risultassero fatti interventi per almeno il 30% dell’intervento complessivo (quindi, almeno un SAL 30%).

Il legislatore ha poi pensato di mantenere il superbonus anche alle spese del 2023 ma con una percentuale del 90%. Tuttavia, allo stesso tempo ha messo dei paletti. In dettaglio, ha ammesso lo sgravio al 90% a condizione che trattasi di lavori avviati dal 1° gennaio 2023 e fino al 31 dicembre 2023. Se fatti sull’unità immobiliare adibita ad abitazione principale. Inoltre è necessario che il reddito familiare del committente non superasse la soglia di 15.000 euro.

Il superbonus su case bifamiliari e condominio

Diverso, invece, il discorso per il superbonus su case bifamiliari (edificio con unico proprietario composto da 2 a 4 unità abitative autonomamente accatastate) e per l’edificio condominiale.

Nell’ipotesi di case bifamiliari, il superbonus è stato mantenuto al 110% anche nel 2023 a condizione che la CILAS (titolo abilitativo ai lavori) risultasse presentato entro il 25 novembre 2022. Se presentato oltre, il beneficio sulle spese 2023 è sceso al 90%.

Per il superbonus condominio si è mantenuto il 110% anche alle spese 2023 a condizione che la CILAS risultasse presentata entro il 31 dicembre 2022 e il verbale assembleare di approvazione lavori fosse stato adottato entro il 18 novembre 2022. Oppure con CILAS entro il 25 novembre 2022 e verbale assemblea tra 19 e 24 novembre 2022.

Per le spese 2024 e 2025, sia se trattasi di case bifamiliari che di condominio, la percentuale di detrazione superbonus scende (salvo cambiamenti) rispettivamente al 70% e 65%.

Riassumendo…

  • per le case unifamiliari il superbonus è finito al 31 dicembre 2023
  • per l’abitazione principale il superbonus per spese fatte nel 2023 è sceso al 90%
  • per le case bifamiliari e condominio, il 110% sulle spese 2023 si mantiene solo se la CILAS e il verbale assemblea in caso di condominio risultino presentati entro una certa data, altrimenti è del 90%. Per le spese 2024 e 2025, invece, scende rispettivamente al 70% e 65%
  • le percentuali non cambiano, almeno per adesso, nonostante l’ultimo decreto salva superbonus.