Per il superbonus 110% previsione choc, ecco perché potrebbe scendere ad un più sostenibile 60%. Perché, con il nuovo Decreto Semplificazioni, il Governo italiano potrebbe estendere la potenziale platea di beneficiari della maxi-agevolazione. Così come indicato in questo articolo. E, per trovare le coperture, la scelta più semplice per far quadrare i conti? Potrebbe essere proprio quella di abbassare la detrazione.

Superbonus 110% previsione choc, ecco perché potrebbe scendere ad un più sostenibile 60%

Per i proprietari di case, che magari nelle prossime settimane vogliono sfruttare il superbonus 110%, non è il momento di allarmarsi.

In quanto il campo attualmente è solo quello delle mere ipotesi. Pur tuttavia, il Governo italiano prima o poi deve pianificare una exit strategy dal sostegno al settore edile. Ed a quello delle costruzioni con un bonus 110 che, chiaramente, è alquanto generoso.

L’allargamento della platea dei potenziali beneficiari del superbonus 110% potrebbe essere l’occasione per un abbassamento graduale. Ma comune strutturale per la maxi-agevolazione. Un po’ come è avvenuto in passato. Per esempio, con gli incentivi statali concessi agli impianti fotovoltaici.

Superbonus 110%, vantaggi e svantaggi per la maxi-agevolazione

La generosità della maxi-agevolazione statale, inoltre, spesso di scontra con le difficoltà di accesso a livello burocratico. Con il nuovo Decreto Semplificazioni che, al riguardo, potrebbe essere la grande occasione. Quella per renderlo di certo più facilmente accessibile. E poi, magari, pianificare un abbassamento graduale e strutturale del superbonus 110%. Magari mentre grazie ai vaccini anti-Covid il nostro Paese potrà uscire del tutto dall’emergenza sanitaria.

Il bonus 110 può creare dipendenza e assuefazione, ecco perché

Anche a causa della pandemia di Covid-19, infatti, lo Stato italiano ha investito molto nel sostenere il settore edile e delle costruzioni. Visto che le detrazione equivale per l’Erario ad una minore entrata fiscale. Basti pensare che in passato si era partiti con la detrazione Irpef al 36%, mentre al giorno d’oggi la percentuale è quasi triplicata.

Un’azione di stimolo da maneggiare davvero con cura. In quanto per il settore edile e delle costruzioni in Italia rischia di generare dipendenza e, alla lunga, pure assuefazione.