Mio cugino che vive vicino a me ha comprato da un azienda i pannelli fotovoltaici a gennaio 2023. Tutti lavori per l’installazione allaccio ecc. saranno fatti dalla stessa azienda ad aprile 2023. Mio cugino, comunque, a gennaio ha già pagato tutto. Quindi, dall’azienda ha una fattura la quale risulta pagata a gennaio 2023. La fattura riguarda tutto (sia costo dei pannelli sia i lavori per l’installazione). Sono a chiedere se la fattura può formare oggetto di cessione del credito, visto che il nuovo decreto n. 11 del 2023 dice che non si può fare più cessione per lavori iniziati dopo il 16 febbraio 2023.

Arrivano ancora quesiti in redazione dopo lo stop dello sconto in fattura e cessione del credito stabilito con il decreto menzionato dal lettore.

Una decisione che ha creato non pochi strascichi per committenti e imprese.

Stop cessione del credito, regole ed eccezioni

Il decreto-legge n. 11 del 16 febbraio 2023 deve ancora essere convertito in legge. Ad ogni modo, come scritto adesso, dice stop alla possibilità dello sconto in fattura o cessione del credito nell’ambito dei bonus casa. Questo stop vale dal 17 febbraio 2023.

In pratica, il provvedimento dice che NON si potrà più fare l’opzione di sconto o cessione per quei lavori il cui titolo abilitativo (CILA, CILAS, ecc.) risulti presentato dopo il 16 febbraio 2023. Se poi trattasi di interventi per i quali non è richiesto nessun titolo abilitativo allora lo sconto o cessione del credito NON si potrà più fare per quei lavori iniziati dopo il 16 febbraio 2023.

In caso di lavori su parti comuni del condominio, le due opzioni non sono più ammesse nel caso in cui la delibera di approvazione risulti adottata con data successiva al 16 febbraio 2023.

L’installazione pannelli fotovoltaici: edilizia libera o no?

L’installazione di pannelli fotovoltaici rientra tra i lavori in edilizia libera. Dunque, sono lavori per i quali non è richiesto alcun titolo abilitativo.


Pertanto, secondo quanto stabilito adesso dal decreto in commento, per questo tipo di lavori:

  • è ancora ammessa l’opzione per lo sconto o cessione del credito se i lavori risultano iniziati entro il 16 febbraio 2023
  • NON è più ammessa l’opzione per lo sconto o cessione del credito se i lavori risultano iniziati dopo il 16 febbraio 2023.

Cessione del credito, come dimostrare la data inizio lavori dopo lo stop?

Dunque, per i lavori in edilizi libera, il decreto, parla espressamente di “lavori già iniziati”. E qui c’è una prima lacuna. Il provvedimento non dice come deve essere dimostrata la data inizio lavori. Si potrebbe prendere a prestito quanto già chiarito nell’ambito dei bonus edilizi in generale.

Ad esempio, nella Circolare n. 19/E del 2020, l’Agenzia Entrate ha detto che la data di inizio lavori nell’edilizia libera può essere autocertificata. A questo punto però tutti autocertificherebbero una data inizio lavori prima del 17 febbraio 2023.

Ecco perché, in fase di conversione in legge o comunque con altro documento di prassi, si sta pensando di intervenire per aggiustare il tiro. Serve “una data certa”. Serve cioè un documento da cui possa evincersi una data certa per l’inizio dei lavori. E una strada potrebbe proprio essere quella del bonifico all’azienda che deve fare i lavori. Un bonifico con data anteriore al 17 febbraio 2023.

Al lettore, quindi, chiediamo di attendere gli sviluppi della questione per capire come non perdere la possibilità della cessione del credito visto che ha già pagato tutti i lavori prima del 17 febbraio 2023 ma che vedrà fare i lavori solo dopo.