Cosa fare in caso di stipendio non pagato? Innanzitutto è bene sottolineare che a dimostrare l’avvenuto pagamento deve essere il datore di lavoro e non il dipendente a dimostrare di non averlo ricevuto. Dimostrare di non aver ricevuto qualcosa è impossibile mentre, invece, è possibilissimo per il datore di lavoro dimostrare che il pagamento è avvenuto.

Ma cosa fare se si è firmata la busta paga per la quietanza di pagamento che implica l’aver ricevuto il pagamento?

Stipendio non pagato: come si dimostra di aver eseguito un pagamento

L’azienda ha diversi modi per dimostrare di aver eseguito il pagamento dello stipendio ad un dipendente se la forma di pagamento utilizzata è tracciabile, come ad esempio un assegno o un bonifico.

Ma se il datore di lavoro ha pagato in contanti può dimostrare di aver pagato il proprio dipendente soltanto esibendo la ricevuta di pagamento firmata dal lavoratore.

Secondo la giurisdizione, affinchè la busta paga valga come quietanza di pagamento, deve essere firmata due volte dal dipendente, una per ricevuta del documento e una per la ricevuta del denaro.

Se il datore di lavoro, quindi, chiede la forma sulla busta paga prima dell’avvenuto pagamento, il dipendente può tutelarsi apponendo di fianco alla firma la dicitura “per ricevuta del solo documento” e apporre la seconda firma soltanto una volta ricevuto il pagamento.

Si ricorda che il dipendente ha tempo 5 anni per rivendicare uno stipendio non pagato, poichè lo stipendio è un pagamento che si prescrive in 5 anni. In ogni caso se il datore di lavoro non paga lo stipendio il dipendente può dimettersi per giusta causa avendo diritto, anche avendo rassegnato le dimissioni, all’indennità di disoccupazione.