Ci sono lavoratori dipendenti e pensionati che si son ritrovati, rispettivamente, con busta paga e cedolino pensione di competenza del mese di novembre 2023 più bassi rispetto al mese precedente. Da qui la telefonata al proprio commercialista o al CAF per chiedere spiegazioni.
Perché lo stipendio di novembre è più basso. Mi ritrovo 200 euro in meno rispetto allo stipendio di ottobre? Come mai?

La risposta è quasi unica per tutti: se hai fatto il 730 sono state trattenute le imposte e precisamente il secondo o unico acconto 2023.

Andiamo a vedere chi rientra in questa categoria di contribuenti.

Quando scatta l’acconto IRPEF

L’IRPEF (imposta sul reddito persone fisiche) si paga in acconto e saldo. Il saldo è per il periodo d’imposta oggetto della dichiarazione redditi, mentre l’acconto è per l’anno d’imposta in corso.

Dunque, con riferimento al Modello 730/2023, con esso il contribuente ha liquidato il saldo IRPEF 2022 e l’acconto IRPEF 2023.

Il saldo può essere a debito o credito. L’acconto, invece, non sempre è dovuto in quanto dipende dall’importo che si trova al rigo “Differenza” del prospetto di liquidazione del 730 stesso (ossia il prospetto 730-3). In dettaglio:

  • se il rigo denominato “Differenza” è minore o uguale a 51,65 euro, non è dovuto alcun acconto IRPEF sul 2023;
  • se il rigo “Differenza” è di importo compreso tra 51,66 euro e 257,52 euro, è dovuto acconto IRPEF 2023 pari al 100% di detto rigo. In tal caso il versamento è in unica soluzione (unico acconto) entro il 30 novembre 2023;
  • se il rigo “Differenza” è di importo superiore a 257,52 euro, è dovuto acconto IRPEF 2023 pari al 100% di detto rigo da versarsi in due rate ossia
    • primo acconto – 40% entro il termine di versamento del saldo 2022;
    • secondo acconto – 60% entro il 30 novembre 2023.

Stipendio novembre più basso: secondo o unico acconto in busta paga

Chi ha presentato il 730/2023 con sostituto d’imposta, riceve le operazioni di conguaglio (trattenuta o rimborso) direttamente in busta paga o cedolino pensione.

Tali operazioni sono state fatte, con riferimento al saldo 2022 e primo acconto 2023, a partire dal luglio 2023 (per i lavoratori dipendenti). Ovvero agosto/settembre 2023 (per i pensionati).

Con riguardo, invece, al secondo o unico acconto 2023, la trattenuta (se dovuta) è fatto sullo stipendio di novembre 2023 o cedolino pensione di competenza del mese di novembre 2023.

Pertanto, è molto probabile che lo stipendio di novembre 2023 risulti essere più basso di ottobre in quanto in busta paga c’è stata la trattenuta del secondo o unico acconto IRPEF come risultante dal Modello 730/2023.

Riassumendo…

  • per chi ha fatto il 730/2023 (anno d’imposta 2022) con sostituto d’imposta, le operazioni di conguaglio (trattenuta IRPEF o rimborso IRPEF) sono fatte in busta paga o cedolino pensione
  • per chi è scattato il secondo o unico acconto IRPEF 2023, la trattenuta è fatta sullo stipendio di novembre 2023 o pensione di competenza del mese di novembre 2023
  • l’acconto non sempre è dovuto, ma dipende dall’importo indicato al rigo “Differenza” del prospetto di liquidazione del 730 stesso (prospetto 730-3).