Se in Italia esiste una materia complicata con regole particolari e normative abbastanza stringenti questa materia è quella dei condomini. Infatti le problematiche che spesso sfociano in cause giudiziarie e nei tribunali sono molto diffuse per quanto concerne le questioni condominiali. Una delle materie più particolari all’interno dei condomini è la ripartizione delle spese soprattutto quelle straordinarie. Infatti capita spesso che in un condominio ci sia qualcuno che non voglia pagare o che sia contrario ad una determinata spesa.

Posso evitare di pagare le spese del condominio se sono contrario a farlo?

Oggi rispondiamo al quesito di una nostra lettrice che ci chiede cosa può fare per non partecipare con gli altri condomini a una spesa per una manutenzione straordinaria delle scale comuni, per la quale non vuole saperne di pagare.

“Buonasera, volevo da voi un consiglio sul da farsi e su che rischi corro nel momento in cui non partecipo come ordinato dal mio amministratore di condominio, alla spesa per il rifacimento delle scale. Parlo di scale comuni che utilizzo anche io che abito al secondo piano di un condominio di cinque piani. Secondo me il rifacimento delle scale è più un capriccio degli altri condomini che una reale necessità dal momento che secondo me andavano bene così com’erano.

Invece, per via del fatto che una signora si è fatta male poggiando male il piede su un pianerottolo per via di una mattonella che si era rotta, gli altri hanno deciso di spendere 6.000 euro per rifare tutte le scale. Dai conti del mio amministratore di condominio dicono che dovrei versare 500 euro ma io non sono disposta a farlo. Che rischi corro e come funziona la normativa vigente?”

Spese in condominio, ecco quando chi non vuole pagare può farlo e che rischi si corrono

Come dicevamo l’oggetto del quesito della nostra lettrice è quanto di più complicato esiste da spiegare perché riguarda la materia condominiale.

Prima di capire bene la sua situazione specifica, sulla quale avremmo bisogno di informazioni aggiuntive, vediamo come funziona in generale la legge. Prima di tutto bisogna sapere che esistono condomini e condomini. Infatti in alcuni casi ci sono condomini che vengono definiti parziali perché per esempio ci sono una scala A e una scala B, oppure un giardino accessibile solo a una parte dei condomini e non agli altri.

In questo caso, nel momento in cui ci sono delle opere di riparazione sia ordinaria che straordinaria da effettuare, anche se l’assemblea delibera la ripartizione normale delle spese, un condomino può decidere di non partecipare alla spesa comune. Se per esempio la nostra lettrice non utilizzasse mai la scala oggetto delle opere di ristrutturazione, perché si tratta della scala A mentre lei abita nella parte di condominio servita dalla scala B, la legge gli permette di non partecipare alla spesa.

Le spese vanno sempre pagate anche se si è contrari

In linea di massima non esistono distinzioni tra delibere dell’assemblea viziate o meno o delibere con un numero legale di partecipanti o meno. Infatti una volta che un’assemblea di condominio delibera un’opera di ristrutturazione con delle spese annesse, tutti i condomini sono chiamati in quote millesimali a contribuire alla spesa. Oltre alla dimensione dell’immobile di proprietà, incide sulla ripartizione delle spese anche l’utilizzo che il condomino fa di quella parte comune oggetto delle opere e delle spese. Per esempio chi abita a pianterreno è chiaro che non è costretto a pagare le spese di riparazione di un ascensore che non utilizza mai. O semmai, dovrà pagare in misura ridotta rispetto a quelli dei piani superiori.

Ecco come funziona la materia condominiale

Ci sono casi che liberano un condomino dall’eventuale versamento delle spese per le opere di ristrutturazione sia ordinarie che straordinarie di una casa.

In tutti gli altri casi l’amministratore di condominio può anche denunciare chi non paga. Finendo con l’ottenere un decreto ingiuntivo con tanto di pignoramento di stipendio e perfino di pignoramento della casa.

In parole povere, quando una assemblea condominiale delibera un determinato lavoro e una determinata spesa difficilmente qualcuno può evitare di partecipare alla stessa. Oltretutto, l’amministratore di condominio spesso può operare anche subito e senza previa accettazione dell’assemblea condominiale. Soprattutto quando i lavori straordinari dell’edificio riguardano questioni di sicurezza. In quel caso, infatti, l’amministratore del condominio può partire con i lavori. E programmare una spesa sempre però avvisando in precedenza l’assemblea della spesa da sostenere e soprattutto della necessità di agire con urgenza.

Scala comune, le spese del condominio vanno ripartite sempre e nessuno può dire no a partecipare alla divisione

In genere le assemblee di condominio lavorano a maggioranza. Quindi anche chi è contrario e ha votato contro una determinata spesa alla fine dei conti dovrà pagarla comunque. Pertanto la nostra lettrice del quesito, pur se contraria alla spesa, non potrà esimersi dal partecipare alla suddivisione. Esattamente come gli ha già prospettato l’amministratore. E visto che lei ci dice che la scala la utilizza anche lei, viene meno qualsiasi scappatoia utile al non pagare. Il mancato pagamento delle spese mette a rischio serio chi non lo fa. A prescindere dal fatto che a volte l’amministratore può anche decidere di bloccare la fruizione di quella parte comune del condominio a chi non paga.

Per le scale questa via appare difficile, perché dovrebbe essere un blocco di forza che è sempre un sopruso che la legge contrasta. Ma se per esempio la riparazione riguardava la caldaia per il riscaldamento comune, l’amministratore può anche decidere di non far sfruttare il riscaldamento a quel condomino che è restio a partecipare alla spesa e non la sostiene.