Dal 1 luglio in vigore lo stop al pagamento in contanti di pensioni sopra i 1000 euro e anche delle prestazioni a sostegno del reddito.

 

Pubblica amministrazione: pagamento contanti

Si sa dal 1° luglio scorso è entrato in vigore lo stop ai pagamenti in contanti per pensioni superiori a 1000 euro e l’Inps ha dettato le modalità operative per ciò che riguarda la fase transitoria, ossia per i mesi di luglio, agosto e settembre (si veda nostro articolo https://www.investireoggi.it/fisco/pensione-sopra-i-1000-euro-pagamento-con-assegno-di-traenza-fino-a-settembre/).

Il 1 luglio così è entrata in vigore quella disposizione del decreto salva Italia, che vieta alle Pubbliche Amministrazioni e alle Poste Italiane di liquidare in denaro contante stipendi, pensioni e tutti i tipi di compensi che coinvolgono i lavoratori in via continuativa e i prestatori d’opera, nonché qualunque tipo di emolumento a chiunque destinato superiore alla soglia limite di 1.000 euro. Tra questi vi rientrano anche le prestazioni a sostegno del reddito come disoccupazione agricola  e non agricola, quella con requisiti ridotti, mobilità in deroga, CIGS in deroga, assegni familiari ecc.

 

Prestazioni a sostegno del reddito: pagamento

L’Istituto guidato da Mastrapasqua allora ha provveduto a segnalare che, al fine di assicurare il rispetto della normativa in questione, è stato integrato un accordo operativo con Poste italiane S.p.a. In base a questo accordo si prevede che, nella fase di avvio delle nuove modalità di pagamento delle prestazioni a sostegno del reddito, nei mesi di luglio, agosto e settembre 2012 allora:

  1. se il beneficiario della prestazione è già titolare di conto corrente postale o di libretto postale nominativo ordinario o INPS Card, potrà richiedere, direttamente allo sportello, il contestuale versamento dell’intero importo spettante sul rapporto di conto in essere;
  2. se il beneficiario della prestazione non è titolare di alcun rapporto di conto corrente o di libretto postale nominativo ordinario o INPS CARD, l’addetto allo sportello postale proporrà l’apertura di un libretto postale nominativo ordinario e l’accreditamento sul medesimo della somma spettante.

 

Prestazione a sostegno del reddito: libretto postale

In quest’ultimo caso può accadere che il beneficiario accetti la proposta e sottoscrive la modulistica per la richiesta di accredito e l’apertura del libretto, l’Ufficio postale procederà contestualmente al pagamento in suo favore. Al contrario se non aderisce alla proposta offerta, l’addetto allo sportello postale deve informarlo che non potrà ottenere immediatamente il pagamento e che dovrà recarsi presso la Sede INPS territorialmente competente per comunicare le coordinate IBAN del rapporto di conto prescelto sul quale le somme riaccreditate devono essere riemesse in pagamento.

 

Prestazioni a sostegno del reddito temporanee

L’Inps comunica anche che per tutte le prestazioni temporanee, escludendovi il TFR, qualora dalla lavorazione emergano pagamenti superiori a 1.000 euro, la Sede Inps deve necessariamente scegliere il canale Banca d’Italia/Poste per evitare la mancata finalizzazione dei pagamenti a seguito di filtro bloccante introdotto dai centri applicativi delle banche. Nel periodo di avvio dell’operazione, quindi nel trimestre luglio-settembre 2012, se si verificano significative concentrazioni di pagamenti presso alcuni CAP di Uffici postali al fine di evitare il gravissimo disagio di rinvii di riscossioni per i beneficiari disoccupati o sospesi, l’Ufficio postale deve provvede ad  assicurare, comunque, il pagamento  allo sportello con le consuete modalità,  rinviando ad un secondo momento il completamento della  formalizzazione delle operazioni di domiciliazione.

 

Pagamento TFR dal 1 luglio 2012

Nessun cambiamento per l’eventuale pagamento del TFR,  Fondo di garanzia e i crediti diversi. Per questi infatti il funzionamento dell’accredito subisce solo il cambiamento delle  modalità di pagamento, da contante a libretto, conto corrente  o assegno circolare.

 

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