“Così ora, dopo due anni di cammino arriva l’ultima e più grande avventura. L’apogeo della battaglia per uccidere il falso essere interiore, suggella vittoriosamente la rivoluzione spirituale. Per non essere più avvelenato dalla civiltà lui fugge, cammina solo sulla terra per perdersi nella natura selvaggia“. Questa frase, tratta dal film Into the wild, può essere riadattata in diversi contesti, compresa l’amministrazione di una nazione.

Ogniqualvolta cambia Governo, in effetti, il nuovo esecutivo intraprende una nuova grande avventura volta a favorire la crescita economica del suo Paese.

Lo sa bene il Governo guidato da Giorgia Meloni che fin dal suo insediamento ha deciso di intervenire su una misura che ha destato da sempre molte polemiche, ovvero il reddito di cittadinanza.

A breve, infatti, si dirà addio al sussidio targato Movimento 5 Stelle per dare il benvenuto a una nuova misura a sostegno dei soggetti economicamente in difficoltà, ovvero Mia. Una decisione che ha dato il via a un fuggi fuggi generale. Ecco cosa sta succedendo.

Si può ancora fare domanda per il reddito di cittadinanza? I tagli fanno paura: è fuga dal sussidio

Il 2023 è l’ultimo anno in cui è possibile richiedere il reddito di cittadinanza. Eppure, molto probabilmente in vista dell’imminente addio, sembra che nell’anno in corso si registri una sorta di fuga da tale sussidio. Questo è quanto si evince dalle tabelle dell’Osservatorio Inps. Entrando nei dettagli, a gennaio e febbraio del 2023 hanno presentato richiesta per il reddito e la pensione di cittadinanza 90.887 persone.

Ovvero 88.184 persone nel corso del primo mese dell’anno e poco più di due mila nel secondo. Si è registrato così un calo del 65,23% rispetto allo stesso periodo del 2022, quando i soggetti richiedenti sono stati pari a 261.378. I dati, sottolinea l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale, sono provvisori e non prendono in considerazione le domande in lavorazione o incomplete.

La diminuzione di richieste comunque è evidente.

Se tutto questo non bastasse, a febbraio si è registrato anche un calo dei nuclei famigliari che beneficiano del reddito o della pensione di cittadinanza. A gennaio hanno percepito il reddito di cittadinanza 1,16 milioni di famiglia, coinvolgendo  2,47 milioni di persone. A febbraio, invece, il sussidio è stato erogato a 1.001.743 famiglie, andando così a coinvolgere 2.135.395 persone. In particolare si è registrato un calo dei nuclei composti da una sola persona che sono passati da quota 537.238 di gennaio a 460.775 di febbraio.