Non tutti devono pagare il canone Rai. Come canta Jovanotti con il brano Mi fido di te: “Teste fasciate, ferite curate, l’affitto del sole si paga in anticipo prego. Arcobaleno, più per meno meno”.

A proposito di pagamenti, sono diversi i contribuenti che lamentano il fatto di aver dovuto fare i conti con un doppio addebito del canone Rai. Una situazione alquanto spiacevole, a cui è possibile ovviare chiedendo, se aventi diritto, il relativo rimborso.

Se non devi pagare il canone RAI: come fare richiesta di addebito su altra utenza

Hanno diritto alla restituzione dei soldi coloro che si sono visti addebitare il canone Rai, nonostante quest’ultimo sia stato già pagato da un altro componente del proprio nucleo familiare.

Come spiegato sul sito dell’Agenzia delle Entrate, poiché la tassa sulla TV di Stato è dovuta:

“una sola volta per famiglia anagrafica, per evitare il doppio addebito è necessario compilare il Quadro B della dichiarazione sostitutiva, indicando il codice fiscale da addebitare e nel campo “data inizio” la data da cui ricorrono i presupposti attestati (la data da cui decorre l’appartenenza alla stessa famiglia anagrafica dell’intestatario dell’utenza elettrica, come risultante dalla data dichiarata all’Anagrafe Comunale di riferimento); se questa è avvenuta in una data antecedente al 1° gennaio dell’anno di presentazione, si può indicare, convenzionalmente, il 1° gennaio dell’anno di presentazione. La corretta presentazione della dichiarazione interrompe l’addebito del canone dalla prima rata utile successiva alla ricezione della stessa, tenendo conto della data di decorrenza dei presupposti attestati, fermo restando il diritto del contribuente a chiedere il rimborso dell’importo eventualmente versato in eccesso con l’apposito modello ‘Richiesta di rimborso del canone di abbonamento alla televisione per uso privato pagato mediante addebito nelle fatture per energia elettrica”“.

Chi ha diritto all’esonero e come farne richiesta

Nel caso in cui la tassa sulla TV di Stato risulti già addebitata, quindi, è necessario presentare la dichiarazione sostitutiva di cui al quadro B e chiedere il rimborso.

Quest’ultimo non è riconosciuto in automatico, bensì bisogna presentare apposita richiesta.

I soggetti interessati e aventi diritto devono presentare una dichiarazione sostitutiva all’Agenzia delle Entrate e avere l’accortezza di indicare nel modulo il numero di POD dell’utenza e delle fatture su cui è stata addebita la tassa sulla TV di Stato. Ovviamene bisogna indicare anche il motivo per cui si ha diritto al rimborso.

Oltre a coloro che hanno già pagato tramite bolletta intestata a un altro membro del nucleo famigliare, hanno diritto all’esonero dal canone Rai coloro che in casa non hanno una televisione.

Stesso discorso per agenti diplomatici, funzionari o impiegati consolari. Ma non solo, anche  funzionari di organizzazioni internazionali e membri delle forze NATO che si trovano in Italia ma non aventi cittadinanza italiana. Non devono pagare la tassa sulla TV di Stato anche coloro che hanno più di 75 anni.

Questo a patto di presentare un reddito inferiore a 8 mila euro all’anno. Quest’ultimi hanno diritto all’agevolazione per tutto l’anno se il compimento dei 75 anni avviene entro il 31 gennaio. Se il soggetto interessato compie 75 anni nel periodo compreso dal 1° febbraio al 31 luglio, invece, si ha diritto all’esonero solo per il secondo semestre.