“Oggi ho cercato di pagare una multa con un sorriso ma non c’è niente da fare, vogliono i soldi“, afferma Groucho, personaggio ideato da Tiziano Sclavi nella serie a fumetti Dylan Dog. E in effetti è proprio così. Nessuna multa può essere pagata con un sorriso, bensì viene richiesto sempre un esborso economico non indifferente, che pesa sulle tasche delle persone interessate.

Un peso che può rivelarsi insormontabile, soprattutto per quelle famiglie che non riescono ad adempiere ai propri obblighi nei confronti del Fisco.

Ciò perché sono duramente colpite dalla crisi economica in corso. Un contesto difficile, quello in cui viviamo, dove a rivestire un ruolo importante è il Governo, chiamato a venire incontro alle esigenze dei cittadini attraverso l’attuazione di misure ad hoc. Lo sa bene il governo guidato da Giorgia Meloni che grazie alla Legge di Bilancio 2023 ha dato il via ad una nuova tregua fiscale. Ecco cosa c’è da aspettarsi.

Manovra 2023, cancellazione e rateizzazione delle cartelle esattoriali

Come si legge sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze, la Manovra 2023, che ha ricevuto il via libera definitivo del Senato lo scorso 29 dicembre 2022, stabilisce:

“A partire dal 31 marzo 2023 cancellazione delle cartelle fino al 2015 che hanno un importo inferiore a 1.000 euro. Rateizzazione (fino a 5 anni) dei pagamenti fiscali non effettuati nel 2022 senza aggravio di sanzioni e interessi per chi, a causa dell’emergenza Covid, caro bollette e difficoltà economiche, non ha versato le tasse. Prevista una mini sanzione del 3% sui debiti del biennio 2019-2020″.

Se la multa non viene cancellata hai comunque diritto alla rottamazione

L’importo di mille euro poc’anzi citato fa riferimento alla singola voce e non al totale della cartella. Ne consegue che in presenza di più debiti pregressi con il Fisco di importo inferiore a mille euro si ha diritto alla relativa cancellazione. Questo ad eccezione delle sanzioni di competenza locale, come multe e Imu.

Entro il prossimo 31 gennaio 2023, infatti, i Comuni dovranno deliberare se stralciare in modo definitivo i tributi non ancora pagati dai contribuenti oppure se continuare a richiedere la relativa riscossione.

Multe e imposte locali, d’altronde, rappresentano una fetta importante del bilancio di un Comune, per questo motivo il Governo ha deciso di lasciar loro ogni decisione definitiva in merito alla possibile cancellazione. Molti Comuni, in effetti, hanno già manifestato la volontà di non aderire a tale misura.

A tal proposito si deve sapere che se i Comuni bloccano lo stralcio, si dà il via alla rottamazione. Questo vuol dire che i soggetti interessati dovranno pagare l’importo originario del debito. Potranno però beneficiare della cancellazione in automatico degli interessi e delle sanzioni aggiuntive accumulate per i ritardi. In questo modo potranno saldare i propri debiti, senza dover pagare più del dovuto.