Arriva il rimborso in busta paga di maggio fino a 4 mila euro per coloro che hanno un mutuo prima casa. Come canta Fabio Concato con il brano Troppo vento: “Tutto programmato, il lavoro la casa il futuro così sei tu ma io Musico ambulante vorrei stare in cento case o in un motel”.

Avere una casa propria è senz’ombra di dubbio il sogno di molti. Non tutti però dispongono del denaro necessario a compiere questo importante passo. In tale ambito, fortunatamente, giungono in aiuto le banche che permettono, spesso, di accedere ad un mutuo grazie al quale poter acquistare un immobile.

Mutuo prima casa, attenti al valore degli interessi

Ovviamente l’istituto di credito non elargisce i soldi del mutuo a titolo gratuito o sotto forma di regalo.

Bensì i soggetti beneficiari devono restituire con delle rate mensili l’importo ottenuto, con tanto di interessi. Proprio su tale argomento è giunto in redazione il quesito di un nostro lettore che ci chiede: 

“Buongiorno, mi chiamo Gabriele. L’anno scorso io e mia moglie abbiamo stipulato un mutuo per l’acquisto della nostra prima casa. Il consulente finanziario che ci ha aiutato ad accedere al mutuo ha detto che abbiamo diritto a un rimborso. Tuttavia non ci è chiaro a quanto ammonti tale rimborso, come ottenerlo e soprattutto se riguardi solamente gli interessi o la somma del totale delle rate del mutuo pagate fino a ora, comprensivo di quota capitale. Grazie in anticipo”.

Se hai un mutuo prima casa arriva il rimborso in busta paga di maggio fino a 4 mila euro

In risposta al nostro lettore possiamo dire che effettivamente coloro che hanno stipulato un mutuo prima casa hanno diritto a un rimborso. Quest’ultimo viene erogato sotto forma di detrazione, pari al 19% degli interessi, in sede di dichiarazione dei redditi. Come si evince dall’articolo 15, comma 1 lettera b) del Tuir, infatti:

“gli interessi passivi, e relativi oneri accessori, nonché le quote di rivalutazione dipendenti da clausole di indicizzazione pagati a soggetti residenti nel territorio dello Stato o di uno Stato membro della Comunità europea ovvero a stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti in dipendenza di mutui garantiti da ipoteca su immobili contratti per l’acquisto dell’unità immobiliare da adibire ad abitazione principale entro un anno dall’acquisto stesso, per un importo non superiore a 4.000 euro. L’acquisto della unità immobiliare deve essere effettuato nell’anno precedente o successivo alla data della stipulazione del contratto di mutuo”.

Come ottenere e a quanto ammonta il rimborso sugli interessi del mutuo

Per beneficiare della detrazione degli interessi sul mutuo bisogna indicare il relativo importo nella dichiarazione dei redditi.

Coloro che indicano il datore di lavoro come sostituto d’imposta si vedono riconoscere il rimborso direttamente in busta paga.

Coloro che non indicano alcun sostituto d’imposta, invece, si vedono corrispondere dalla stessa Agenzia delle Entrate il relativo importo. Per determinare il valore di quest’ultimo non bisogna fare altro che calcolare il 19% sugli interessi. Se questi, ad esempio, sono pari a 100 euro al mese, ovvero 1.200 euro annui, vuol dire che si ha diritto ad rimborso pari a 228 euro. Il tutto fermo restando un limite pari a massimo 4 mila euro.