Emettere una fattura di importo basso o con una descrizione generica della prestazione resa, può aprire gli occhi al fisco e, quindi, essere più esposti a rischio di controlli.

La fattura emessa deve, per legge, contenere l’indicazione di 13 dati obbligatori. Sono quelli specificamente elencati dal comma 2 art. 21 del DPR n. 633 del 1962 (decreto IVA). Alla lettera g) della menzionata disposizione legislativa, è espressamente detto che tra gli elementi obbligatori della fattura c’è

  • natura, qualita’ e quantita’ dei beni e dei servizi formanti oggetto dell’operazione.

Il consiglio, come detto, è quello di fornire una descrizione dettagliata della prestazione resa.

Ad esempio, a fronte di una consulenza fiscale resa ad un cliente, non indicare come descrizione la semplice dicitura “Consulenza fiscale”.

E’, invece, corretto specificare l’oggetto della consulenza. Ad esempio “Consulenza fiscale per predisposizione ed invio Dichiarazione Redditi 2022” oppure, se la prestazione riguarda il deposito del bilancio, “Predisposizione e deposito Bilancio anno d’imposta 2021”.

Elementi obbligatori della fattura: attenzione all’importo

Come anticipato sono 13 gli elementi obbligatori che la fattura deve riportare. Sono quelli indicati dal decreto IVA. Questi i primi 6:

  1. data di emissione
  2. numero progressivo che la identifichi in modo univoco
  3. ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del soggetto cedente o prestatore, del rappresentante fiscale nonché ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti
  4. numero di partita IVA del soggetto cedente o prestatore
  5. ditta, denominazione o ragione sociale, nome e cognome, residenza o domicilio del soggetto cessionario o committente, del rappresentante fiscale nonché ubicazione della stabile organizzazione per i soggetti non residenti
  6. numero di partita IVA del soggetto cessionario o committente ovvero, in caso di soggetto passivo stabilito in un altro Stato membro dell’Unione europea, numero di identificazione IVA attribuito dallo Stato membro di stabilimento; nel caso in cui il cessionario o committente residente o domiciliato nel territorio dello Stato non agisce nell’esercizio d’impresa, arte o professione, codice fiscale

Importo, IVA e imponibile glia altri 7 elementi

Dalla descrizione della prestazione o dei beni venduti all’indicazione dell’imponibile IVA e dell’imposta.

Ecco gli altri 7 elementi obbligatori della fattura:

  1. natura, qualità e quantità dei beni e dei servizi formanti oggetto dell’operazione
  2. data in cui è effettuata la cessione di beni o la prestazione di servizi ovvero data in cui è corrisposto in tutto o in parte il corrispettivo, sempreché tale data sia diversa dalla data di emissione della fattura
  3. corrispettivi ed altri dati necessari per la determinazione della base imponibile, compresi quelli relativi ai beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono
  4. corrispettivi relativi agli altri beni ceduti a titolo di sconto, premio o abbuono
  5. aliquota, ammontare dell’IVA e dell’imponibile con arrotondamento al centesimo di euro
  6. data della prima immatricolazione o iscrizione in pubblici registri e numero dei chilometri percorsi, delle ore navigate o delle ore volate, se trattasi di cessione intracomunitaria di mezzi di trasporto nuovi
  7. annotazione che la stessa è emessa, per conto del cedente o prestatore, dal cessionario o committente ovvero da un terzo.

Ricordiamo poi che se trattasi di fattura emessa da partita IVA in regime forfettario, in calce, bisogna riportare l’apposita annotazione che il documento fiscale è emesso in tale regime.

Abbiamo anche detto che emettere fattura di importo basso, a fronte di una certa prestazione eseguita, potrebbe essere rischioso. Ad esempio una fattura di 50 euro, emessa da u fiscalista, per la predisposizione e deposito di un bilancio aziendale, potrebbe essere troppo bassa a fronte di una prestazione di questo tipo. Il fisco potrebbe insospettirsi di evasione e, quindi, procedere a controlli.