Il 19 dicembre 2023 è stato approvato in via definitiva uno dei decreti legislativi di attuazione della riforma fiscale. Il provvedimento contiene una serie di semplificazioni in merito agli adempimenti tributari dei contribuenti. Trova posto la conferma dell’anticipo e unificazione del termine di scadenza per la presentazione della dichiarazione dei redditi.

Dal 2024 non ci sarà più distinzione tra scadenza del Modello 730 e quella del Modello Redditi. Si fissa un’unica data per entrambi.

Scadenza ordinaria e tardiva oggi

Prima del decreto legislativo in commento, i contribuenti hanno avuto a che fare con un doppio termine per la presentazione della propria denuncia reddituale al fisco.

Il Modello 730 ha avuto scadenza il 30 settembre di ogni anno, mentre il Modello Redditi il 30 novembre. Se poi ci riferiamo alle società soggette ad IRES (imposta sul reddito delle società), la dichiarazione si doveva presentare entro la fine dell’undicesimo mese successivo alla chiusura dell’esercizio.

Dunque, per il Modello 730/2023 (anno d’imposta 2022) il termine di presentazione era il 2 ottobre 2023 (il 30 settembre era sabato). Per il Modello Redditi 2023 (anno d’imposta 2022), la data ultima di invio era il 30 novembre 2023. Il Modello Redditi 2023 delle società di capitali (soggette IRES) con esercizio coincidente con anno solare, aveva scadenza anch’essa il 30 novembre 2023.

Per coloro che avessero saltato il 30 novembre senza presentare la dichiarazione redditi, si è ancora in tempo inviandola entro 90 giorni successivi (28 febbraio 2024) versando la sanzione di 25 euro (codice tributo 8911). In tal caso si configura dichiarazione tardiva.

Dichiarazione redditi 2024 anticipata e unificata

Dal 2024 i termini di presentazione della dichiarazione redditi vengono anticipati e unificati per tutti.

Sia il Modello 730 che il Modello redditi avranno scadenza il 30 settembre di ogni anno. I soggetti IRES presenteranno la dichiarazione NON più entro la fine dell’undicesimo mese successivo alla chiusura dell’esercizio, bensì entro la fine del nono mese.

La novità entrerà già in vigore a decorrere dalla Dichiarazione Redditi 2024 (anno d’imposta 2023).

Resta fermo che saltando la scadenza ordinaria si potrà fare la tardiva entro i 90 giorni successivi versando la sanzione di 25 euro. L’anticipo avrà i suoi impatti anche sulla dichiarazione tardiva, nel senso che questa avrà scadenza entro la fine dello stesso anno e non si andrà all’anno successivo.

Oltre i 90 giorni scatterà l’omissione che non sarà più ravvedibile. In tal caso l’Agenzia Entrate potrà irrogare la sanzione che va dal 120% al 240% dell’ammontare delle imposte dovute, con un minimo di euro 250. Se non sono dovute imposte, si applica la sanzione da euro 250 a euro 1.000. Il tutto potrà essere dimezzato inviandola entro il termine di presentazione di quella relativa al periodo d’imposta successivo

Riassumendo

  • il decreto legislativo attuativo della riforma fiscale contenente misure dedicate alla semplificazione è stato approvato in via definitiva
  • dalla Dichiarazione redditi 2024 (anno d’imposta 2023) il termine di presentazione è anticipato e unificato per tutti
  • la dichiarazione si dovrà presentare entro il 30 settembre di ogni anno e questa scadenza sarà valida sia per il 730 che per il Modello Redditi
  • i soggetti IRES presenteranno la dichiarazione redditi entro la fine del 9° mese (non più 11° mese) dalla chiusura dell’esercizio.