Quando si parla di pensionamento, molti cercano una destinazione che offra non solo bellezza naturale e tranquillità, ma anche vantaggi fiscali significativi. San Marino, con la sua posizione privilegiata all’ombra del Monte Titano e con vista sull’Adriatico, sta diventando una scelta sempre più popolare per chi desidera godersi il ritiro dalla vita lavorativa, competendo con destinazioni note come il Portogallo per attirare pensionati da tutto il mondo.

La Repubblica di San Marino offre una formula particolarmente attraente per i pensionati che scelgono di trasferirsi lì, nota come “Residenza atipica per pensionati”.

Un regime di favore che consente ai pensionati che trasferiscono la loro residenza nel piccolo Stato di beneficiare di un’imposta sostitutiva molto vantaggiosa sui loro redditi da pensione.

Una pensione a tassazione quasi nulla

L’imposta sostitutiva di favore è fissata al 6% del reddito da pensione, una cifra notevolmente inferiore rispetto alle normali aliquote fiscali applicate in molti altri paesi. Questo vantaggio fiscale è garantito per un periodo di 10 anni a partire dalla data di iscrizione al registro della popolazione residente di San Marino. Al termine di questo periodo, la residenza del pensionato diventa una residenza ordinaria sammarinese.

Per i pensionati che hanno ricoperto ruoli di rilievo, come dirigenti o funzionari di organismi internazionali, l’imposta sostitutiva scende ulteriormente al 3%.

L’agevolazione fiscale è aperta ai cittadini di Paesi membri dell’Unione Europea e della Svizzera, e include la possibilità di estendere i benefici della residenza atipica anche ai familiari del richiedente, a certe condizioni.

Tuttavia, è importante notare che l’agevolazione non è applicabile ai percettori di una pensione pubblica. Ciò, in quanto, secondo la convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e San Marino, che segue il modello OCSE, le pensioni pubbliche devono essere tassate nello Stato in cui il servizio è stato prestato. Pertanto, solo i pensionati con pensioni private o i lavoratori autonomi possono beneficiare di questo regime fiscale vantaggioso.

Ricordiamo che per i pensionati all’estero che ricevono la pensione dall’INPS c’è la campagna di esistenza in vita.

Da pensionato a San Marino: i requisiti per il 6% di felicità

Per godere dei benefici sulla pensione per chi si trasferisce a San Marino sono richiesti specifici requisiti. In primis, il pensionato deve dimostrare di avere un reddito annuo non inferiore a 50.000 euro lordi (100.000 euro per dirigenti o funzionari di organismi internazionali) o un patrimonio mobiliare non inferiore a 300.000 euro.

Inoltre, non deve aver mai risieduto a San Marino né aver avuto la residenza nel territorio sammarinese in precedenza.

Oltre agli aspetti fiscali, chi si trasferisce a San Marino deve aprire un conto corrente presso una banca locale, avere un’assicurazione sanitaria privata che copra le spese mediche, e acquistare o affittare una proprietà nel territorio. È importante anche notare che i pensionati non possono lavorare nel settore pubblico sammarinese né ricevere altri tipi di contributi statali.

Concludendo, trasferirsi a San Marino per la pensione offrirebbe numerosi vantaggi, sia dal punto di vista fiscale che di qualità della vita. Immersi in un contesto storico e naturale di rara bellezza, i pensionati possono godere di un regime fiscale estremamente favorevole. Rendendo San Marino una scelta ideale per chi cerca un ritiro tranquillo e vantaggioso sotto molti aspetti.

Riassumendo…

  • i pensionati che si trasferiscono a San Marino potranno godere di una tassazione agevolata
  • un’imposta sostitutiva sulla pensione con aliquota del 6% (ovvero 3% per chi ha ricoperto ruoli di responsabilità)
  • l’agevolazione è per 10 anni e non è applicabile ai percettori di una pensione pubblica
  • per beneficiarne è necessario rispettare determinati requisiti.