Entro lunedì 8 agosto devono essere pagate le rate 2021 della rottamazione-ter. Anche solo un giorno di ritardo comporterà pesanti conseguenze.

Scopriamo insieme cosa comporta per il contribuente un omesso, tardivo o carente versamento degli importi dovuti all’Agenzia delle entrate-riscossione.

Le scadenze della rottamazione-ter

Per mantenere i benefici della “Rottamazione-ter”, entro lunedì dovranno essere pagate le rate in scadenza nel 2021 ossia:

  • 28 febbraio,
  • 31 maggio,
  • 31 luglio e
  • 30 novembre 2021.

Per il termine del 31 luglio 2022 sono previsti i cinque giorni di tolleranza di cui all’articolo 3, comma 14-bis, del DL n.

119 del 2018. Il pagamento dovrà, quindi, avvenire entro l’8 agosto 2022.

Una volta pagate le rate 2021, successivamente sarà necessario pagare quelle in scadenza nel 2022.

In particolare, la scadenza di tutte le rate 2022 è fissata al 30 novembre 2022.

Entro tale termine dovranno essere corrisposte le rate in scadenza del 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre 2022.

Anche rispetto al termine del 30 novembre 2022 sono previsti i cinque giorni di tolleranza di cui all’articolo 3, comma 14-bis, del DL n. 119 del 2018. Il pagamento dovrà, quindi, avvenire entro il 5 dicembre 2022.

La scadenza di lunedì. Come pagare?

Per pagare le rate 2021 non ancora versate, le cui scadenze erano fissate il 28/02/2021, il 31/05/2021, il 31/07/2021 e il 30/11/2021, è possibile utilizzare i vecchi bollettini corrispondenti ai pagamenti non ancora effettuati e contenuti nella “Comunicazione delle somme dovute”.

Si tratta della comunicazione che l’Agenzia delle entrate ha inviato al singolo contribuente per informarlo circa l’ammissione alla rottamazione-ter e per dare responso sui debiti effettivamente ammessi alla rottamazione.

Ad ogni modo, se abbiamo perso i bollettini, è possibile scaricarli entrando nella propria area riservata del sito Agenzia delle entrate-riscossione, oppure riceverli, senza necessità di pin e password, richiedendo una copia della “Comunicazione delle somme dovute”.

Le modalità di pagamento dei bollettini sono svariate.

Ad esempio, è possibile eseguire il versamento:

  • con addebito diretto sul proprio conto corrente (anche tramite il proprio home banking);
  • tramite compensazione con crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione;
  • presso uffici postali;
  • nelle tabaccherie aderenti a Banca 5 SpA;
  • tramite i circuiti Sisal e Lottomatica;
  • sul portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it;
  • con l’App Equiclick;
  • tramite la piattaforma PagoPA.

C’è anche la possibilità di recarsi direttamente allo sportello fisico dell’Agenzia delle entrate-riscossione.

In tale caso, bisogna prenotare l’appuntamento, anche on line. Scaricando il ticket di prenotazione.

Cosa succede se non si paga o se lo si fa in ritardo?

Per chi non paga le rate entro lunedì, le conseguenze sono abbastanza pesanti.

Infatti, i versamenti in precedenza effettuati saranno considerati in acconto rispetto al debito indicato nella cartella esattoriale per la quale il contribuente è stato ammesso alla rottamazione. Dunque, il contribuente perderà lo sconto sulle sanzioni e sugli interessi di mora che gli era stato garantito dalla legge dopo l’ammissione alla rottamazione-ter.

Per lo stesso debito, il contribuente non potrà richiedere neanche una rateazione ordinaria.