L’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL), Fondazione istituita nel 2006 dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), ha pubblicato uno schema base di regolamento che i Comuni potranno utilizzare per deliberare l’adesione alla rottamazione delle ingiunzioni fiscali.

La pubblicazione del modello è stretta conseguenza delle novità apportate dal DL 34/2023, decreto bollette, con il quale il Governo ha esteso la rottamazione-quater anche alle entrate dei Comuni e degli altri enti territoriali che non si sono rivolti all’Agente della riscossione nazionale, ex Equitalia, ora ADER per il recupero dei propri crediti.

Così come risultanti dalle ingiunzioni fiscali o dagli accertamenti esecutivi.

Dunque, il riferimento è a quei comuni che si occupano dell’attività di riscossione in proprio o che si avvalgono di un concessionario privato della riscossione. Iscritto in apposito albo.

La rottamazione delle ingiunzioni fiscali

Prima di soffermarci sull’intervento dell’IFEL, è utile riprendere le previsioni di cui all’art.17-bis del decreto bollette.

In particolare:

Gli enti territoriali, nei casi di riscossione diretta e di affidamento ai soggetti iscritti nell’albo di cui all’articolo 53 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446, possono stabilire, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, con le forme previste dalla legislazione vigente per l’adozione dei propri atti, l’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 1, commi 227, 229-bis e 231, della legge 29 dicembre 2022, n. 197.

Dunque, i Comuni così come gli altri enti territoriali, possono decidere di applicare ai propri crediti (come risultanti dalle ingiunzioni fiscali o dagli accertamenti esecutivi):

  • le disposizioni di cui allo stralcio delle cartelle fino a mille euro, in realtà la verifica dell’importo va fatta sul singolo debito nella stessa indicata;
  • le disposizioni di cui alla rottamazione-quater.

In tal modo, i contribuenti con debiti verso i suddetti enti, potranno beneficiare dei vantaggi previsti dalla Legge di bilancio 2023.

Per ufficializzare l’adesione a una o ad entrambe le sanatorie, i Comuni dovranno adottare appositi provvedimenti/delibere entro il 29 luglio 2023. Provvedimenti che acquisteranno efficacia dalla data di pubblicazione nel sito internet istituzionale dell’ente locale. Le delibere dovranno essere trasmesse al Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento delle finanze, entro il 31 luglio 2023, ai soli fini statistici.

Rottamazione ingiunzioni fiscali. Pronto il modulo per aderire

Il provvedimento/regolamento con il quale il comune decide di attivare la rottamazione delle cartelle, dovrà stabilire:

  1. il numero di rate in cui può essere ripartito il pagamento e la relativa scadenza;
  2. le modalità con cui il debitore manifesta la sua volontà di avvalersi della definizione agevolata;
  3. i termini per la presentazione dell’istanza in cui il debitore indica il numero di rate con il quale intende effettuare il pagamento. Nonché la pendenza di giudizi aventi a oggetto i debiti cui si riferisce l’istanza stessa, assumendo l’impegno a rinunciare agli stessi giudizi;
  4. il termine entro il quale l’ente territoriale o il concessionario della riscossione trasmette ai debitori la comunicazione nella quale sono indicati l’ammontare complessivo delle somme dovute per la definizione agevolata, quello delle singole rate e la scadenza delle stesse.

L’Istituto per la Finanza e l’Economia Locale (IFEL) ha pubblicato uno schema base di regolamento che i Comuni potranno utilizzare per deliberare l’adesione alla rottamazione delle ingiunzioni fiscali.

Come indicato dall’IFEL, nel regolamento dovrà essere riportato che:

  • in caso di riscossione coattiva diretta, ai fini della definizione agevolata il debito deve risultare da: un’ingiunzione di pagamento emessa entro il 30 giugno 2022; un accertamento divenuto esecutivo entro il 30 giugno 2022;
  • In caso di riscossione coattiva affidata a terzi, ai fini della definizione agevolata il debito deve risultare da atti emessi entro il 30 giugno 2022 o da accertamenti divenuti esecutivi entro il 30 giugno 2022, sebbene non ancora affidati in carico al concessionario/affidatario della riscossione coattiva.

Riassumendo…

  • La rottamazione quater e lo stralcio dei debiti fino a mille euro si applica anche alle ingiunzioni fiscali e agli accertamenti esecutivi;
  • è il comune a decidere se aderire o meno alla definizione agevolata per il recupero dei propri crediti;
  • l’IFEL ha pubblicato uno schema base di regolamento/provvedimento che i Comuni potranno utilizzare per deliberare l’adesione alla rottamazione;
  • i regolamenti dovranno essere approvati entro il prossimo 29 luglio.