Un’impresa vorrebbe rottamare alcune cartelle esattoriali presentando apposita istanza entro il prossimo 30 aprile 2023. A tal proposito, intende sapere se la presentazione dell’istanza, permette di superare il blocco alle compensazioni in F24 che gli è stato imposto qualche mese fa.

In poche parole, il quesito è il seguente: la domanda di rottamazione-quater, permette di superare il blocco all’utilizzo in F24 di crediti per imposte e contributi in presenza di debiti iscritti a ruolo di importo superiore a 1500 euro?

Per dare una risposta al nostro lettore, occorre analizzare le due disposizione normative relative: alla rottamazione-quater e al blocco alle compensazioni in F24.

Vediamo così di arrivare ad una conclusione chiara.

Il blocco alle compensazioni in F24

Quando parliamo di blocco alle compensazioni in F24, facciamo riferimento alle disposizioni di cui all’articolo 31, comma 1, del decreto legge 31 maggio 2010, n. 78.

Tale norma, con decorrenza dal 1° gennaio 2011, ha previsto un divieto di compensazione, ai sensi dell’articolo 17, comma 1, del decreto legislativo n. 241 del 1997, dei crediti relativi alle imposte erariali in presenza di debiti iscritti a ruolo, per imposte erariali ed accessori, di ammontare superiore a 1.500 euro. Si deve trattare di debiti rispetto ai quali è scaduto il termine di pagamento.

Tale divieto riguarda solo la compensazione orizzontale ossia tra imposte di natura diversa tra loro (ad esempio compenso Iva con Irpef o viceversa) e non la compensazione verticale (Iva su Iva, Irpef su Irpef). Tale ultimo tipo di compensazioni rimane fattibile anche in presenza di blocco alla compensazione.

I chiarimenti dell’Agenzia delle entrate

Chiarimenti in merito al blocco alle compensazioni, sono contenuti nelle circolari, Agenzia delle entrate n° 4/e e 13/e 2011.

Trai vari chiarimenti forniti, l’Agenzia delle entrate ha messo in evidenza come il divieto di compensazione riguardi le “imposte erariali” ossia le imposte dirette, Irap compresa, le addizionali ai tributi diretti, le ritenute alla fonte (se relativi alle tipologie di imposte prima richiamate), l’Iva e le altre imposte indirette.

Con esclusione dei tributi locali e dei contributi di qualsiasi natura.

Ai fini dell’individuazione dei debiti per imposte erariali che fanno scattare il divieto alla compensazione, sono esclusi i contributi e le agevolazioni erogati a qualsiasi titolo sotto forma di credito d’imposta, anche se vengono indicati nella sezione “erario” del modello F24 (Fonte circolare, Agenzia delle entrate, n° 13/2011).

A fronte del descritto divieto di compensazione, lo stesso articolo 31 ha introdotto la possibilità, del pagamento, anche parziale, delle somme iscritte a ruolo per imposte erariali e relativi accessori. Mediante la compensazione dei crediti relativi alle stesse imposte.

La rottamazione delle cartelle. Il blocco alle procedure esecutive

Una volta presentata istanza di rottamazione-quater, il contribuente benefica di una serie di effetti positivi, che si estendono anche a eventuali pignoramenti presso terzi.

In particolare, la presentazione della domanda di rottamazione-quater comporta (vedi relazione illustrativa Legge di bilancio 2023):

  • il divieto di iscrizione di nuovi fermi amministrativi e ipoteche, con salvezza di quelli già iscritti alla predetta data di presentazione dell’istanza di adesione;
  • il divieto di avviare nuove procedure esecutive (vedi pignoramenti) nonché di proseguire quelle già avviate in precedenza, a meno che non si sia già tenuto il primo incanto con esito positivo;
  • la situazione di regolarità del debitore nell’ambito della procedura di erogazione dei rimborsi d’imposta ex art. 28-ter del decreto del DPR n. 602/1973, del DPR n. 602/1973, nonché ai fini della verifica della morosità da ruolo, per un importo superiore a 5.000 euro, all’atto del pagamento, da parte delle pubbliche amministrazioni e delle società a totale partecipazione pubblica, di somme di ammontare pari almeno allo stesso importo (art.48-bis del DPR 602/1973) e decreto del Ministro dell’economia e delle finanze n. 40/2008).
  • per le imprese, il rilascio del Documento unico di regolarità contributiva, DURC (necessario per partecipare ad appalti pubblici) con la sola presentazione dell’istanza di adesione.

Questi sono gli effetti sospensivi che il contribuente ottiene in seguito alla presentazione della domanda di rottamazione-quater.

Da qui, il pagamento della prima o unica rata delle somme dovute ai fini della sanatoria delle cartelle, determina l’estinzione delle procedure esecutive precedentemente avviate, salvo che non si sia tenuto il primo incanto con esito positivo.

La rottamazione delle cartelle e il blocco alle compensazioni in F24

Abbiamo dunque fatto una panoramica sui possibili intrecci tra blocco alle compensazioni in F24 e rottamazione delle cartelle 2023.

Ritorniamo alla domanda fatta che siamo fatti in premessa:

La domanda di rottamazione-quater, permette di superare il blocco all’utilizzo in F24 di crediti per imposte e contributi in presenza di debiti iscritti a ruolo di importo superiore a 1500 euro?

Ebbene, per rispondere alla domanda, ci viene in aiuto la riposta dell’Agenzia delle entrate all’interpello 913-844/2018. In tale sede, il Fisco ha chiarito che la presentazione della domanda di rottamazione delle cartelle (si ci riferiva alla rottamazione-ter) inibisce anche il blocco alle compensazioni in F24. Dunque, una volta presentata l’istanza, il contribuente potrà riprendere con le compensazioni orizzontali in F24.