Oramai ci siamo. Dopo proroghe e modifiche varie intervenute nel corso degli ultimi mesi, il 31 ottobre scade la prima rata della rottamazione delle cartelle. Poco dopo, al 30 novembre dovrà invece essere versata la 2° rata. Dunque, le prime due rate sono abbastanza ravvicinate. Non solo. Con le prime due rate il contribuente sarà tenuto a versare il 20% del totale dovuto ai fini della sanatoria.

Chi vuol procedere con l’addebito automatico delle rate della rottamazione sul conto corrente, per evitare di dimenticare di effettuare il pagamento, deve seguire una procedura on line che permette di attivare il relativo mandato.

Come vedremo a breve, l’addebito delle rate può essere effettuato anche su un conto corrente che è non intestato al debitore.

La rottamazione delle cartelle

Prima di soffermarci sull’addebito delle rate sul conto corrente, è utile ricordare le principali scadenza della rottamazione delle cartelle.

Entro lo scorso 30 giugno poteva essere presentata domanda di rottamazione delle cartelle.

Dopodiché:

  • entro il 30 settembre, l’Agenzia delle entrate riscossione ha inviato ai contribuenti la comunicazione delle somme dovute con l’indicazione dei debiti ammessi alla rottamazione o esclusi;
  • al 31 ottobre scade la prima rata della rottamazione delle cartelle;
  • dal 1° novembre scattano gli interessi al 2% sugli importi a debito oggetto di rateazione.

Sulle rate, è possibile pagare il totale dovuto ai fini della rottamazione delle cartelle in un’unica soluzione, entro il 31 ottobre 2023; oppure, in un numero massimo di 18 rate (5 anni) consecutive, di cui le prime due, con scadenza il 31 ottobre e il 30 novembre 2023.

Le restanti rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. La prima e la seconda rata saranno pari al 10% delle somme complessivamente dovute a titolo di Definizione agevolata, le restanti rate invece saranno di pari importo. Come detto sopra, il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2 per cento annuo, a decorrere dal 1° novembre 2023.

Tutte le scadenze fin qui riportate sono prorogate di tre mesi per i soggetti con residenza, sede legale o sede operativa nei territori indicati dall’allegato n. 1 del “Decreto Alluvione” (DL n. 61/2023).

Rottamazione cartelle. Addebito delle rate anche su un conto corrente di un familiare

Fatta tale necessaria ricostruzione, veniamo all’addebito delle rate sul conto corrente.

In base alle nuove FAQ sulla rottamazione delle cartelle, per chi volesse attivare il pagamento automatico delle rate della rottamazione sul conto come da indicazioni dell’ADER:

è on-line il nuovo servizio di domiciliazione bancaria disponibile nella sezione “Definizione agevolata” in area riservata, che consente di attivare o revocare l’addebito diretto delle rate sul conto corrente, anche intestato ad altro soggetto se autorizzato.

Nel complesso, è possibile attivare dell’addebito diretto delle rate  della rottamazione sul conto corrente:

  • oltre che allo sportello;
  • anche dall’area riservata del sito dell’Agenzia delle entrate-Riscossione utilizzando il servizio “Attiva/revoca mandato SDD piani di Definizione agevolata” presente nella sezione Definizione agevolata.

A tal fine il contribuente dovrà selezionare la rateazione su cui vuole attivare la domiciliazione bancaria e inserire i dati richiesti:

  • specificare gli estremi del conto corrente su cui effettuare l’addebito compilando l’apposito campo IBAN;
  • fornire tutte le informazioni e il consenso necessario ai fini della sicurezza del dato trattato;
  • inviare la richiesta.

L’addebito delle rate può essere effettuato anche su un conto corrente che è non intestato al debitore (se autorizzato).

Una volta terminata la procedura, l’ADER invia una e-mail di presa in carico all’indirizzo di posta elettronica indicato e successivamente una seconda comunicazione con la conferma dell’attivazione del servizio e l’indicazione della rata che sarà addebitata.

Si deve prestare massima attenzione alla tempistica con la quale si procede all’attivazione del mandato.

Infatti, qualora il contribuente non riceva la conferma dell’attivazione dell’addebito sul conto entro 10 giorni lavorativi antecedenti la scadenza della rata (ad esempio, il 17 ottobre per la rata del 31 ottobre 2023), il pagamento dovrà essere effettuato mediante le altre modalità previste.

Questo passaggio è cruciale, considerato che un eventuale tardivo pagamento oltre i 5 giorni determina la decadenza della pace fiscale.

Se non si attiva il mandato sarà comunque possibile pagare i bollettini: sul sito dell’ADER, in banca,  presso gli uffici postali; tramite home banking; presso ricevitorie e tabaccai; ecc.

Riassumendo…

  • Al 31 ottobre scade la prima rata della rottamazione delle cartelle;
  • l’addebito delle rate può essere effettuato anche su un conto corrente che è non intestato al debitore (se autorizzato);
  • è on-line il nuovo servizio di domiciliazione bancaria disponibile nella sezione “Definizione agevolata” in area riservata.