Chi decide di aderire, entro il 30 aprile 2023, alla rottamazione cartelle edizione legge di bilancio 2023 deve rinunciare a qualcosa.

Deve rinunciare a fare il ricorso per quella cartella oppure, se già fatto ricorso deve rinunciare a qualsiasi pendenza già in corso per quella cartella. La rinuncia deve essere indicata espressamente nella domanda di rottamazione. Se non rinuncia non può godere della sanatoria.

Ma la domanda per la rottamazione sospende i termini per fare ricorso?

Si pensi, ad esempio, ad una cartella notificata a fine marzo 2023 che può rientrare nella sanatoria.

In questo caso si hanno 60 giorni di tempo per fare il ricorso e si ha di tempo fino al 30 aprile 2023 per fare domanda rottamazione cartelle.

Facendo la domanda, i 60 giorni per il ricorso sono sospesi? Nel senso che se, ad esempio, la sanatoria è rigettata sarà possibile ancora fare ricorso?

Gli effetti della domanda rottamazione cartelle

In primis dobbiamo ricordare che rientrano nella rottamazione cartelle edizione 2023 i carichi (debiti) affidati all’Agenzia Entrate Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022. Come anticipato per aderire a questa definizione agevolata bisogna fare domanda all’Agenzia Entrate Riscossione entro il 30 aprile 2023 (salvo proroghe).

Nella domanda bisogna espressamente rinunciare a fare ricorso per quella cartella ed a rinunciare a qualsiasi giudizio già in corso.
Secondo quanto previsto dalla stessa legge di bilancio 2023 (comma 240), la presentazione della domanda per la rottamazione produce i seguenti effetti:

  • sono sospesi i termini di prescrizione e decadenza;
  • sono sospesi, fino alla scadenza della prima o unica rata delle somme dovute a titolo di definizione, gli obblighi di pagamento derivanti da precedenti dilazioni in essere alla data di presentazione;
  • non possono essere iscritti nuovi fermi amministrativi e ipoteche, fatti salvi quelli già iscritti alla data di presentazione;
  • non possono essere avviate nuove procedure esecutive;
  • non possono essere proseguite le procedure esecutive precedentemente avviate, salvo che non si sia tenuto il primo incanto con esito positivo.

Gli effetti sui termini per il ricorso

Dunque, la norma non indica da nessuna parte che la presentazione della domanda per la rottamazione sanatoria cartelle sospende i termini per il ricorso.

Quindi, i 60 giorni continuano a decorrere dalla data di notifica della cartella medesima. Attenzione però che se nella domanda si esprime la rinuncia e poi dopo la domanda si presenta il ricorso, come conseguenza si avrà che la richiesta per la sanatoria sarà certamente rigettata.

Ricordiamo anche che l’Agenzia Entrate Riscossione invierà la comunicazione di accoglimento o rigetto della domanda rottamazione cartelle entro il 30 giugno 2023 (salvo proroghe).