C’è tempo fino al 30 novembre per pagare la 2° rata della rottamazione delle cartelle. Con la 2° rata il contribuente verserà il 10% del totale dovuto ai fini della sanatoria. Un ulteriore 10% è stato versato con la prima rata. Sia per le prime due rate che per le restanti, il contribuente ha la possibilità di pagare il dovuto con massimo 5 giorni di ritardo. Senza che ciò faccia decadere la pace fiscale e i vantaggi ad essa collegati.

Al di la della tolleranza dei 5 giorni, c’è da dire che in molti potrebbero avere delle grosse difficoltà a pagare la seconda rata.

Solo a distanza di un mese dal pagamento della prima.

Tuttavia, ci sarebbe un modo per rimandare il pagamento a gennaio 2024. L’escamotage dipende dalla modalità di pagamento scelta per pagare la rata.

Vediamo in che modo è possibile rimandare il pagamento di più un mese.

La rottamazione delle cartelle.  Le prossime scadenze

Le prime due rate della rottamazione delle cartelle sono molto ravvicinate, rispettivamente con scadenza: 31 ottobre, 30 novembre. Sono comunque ammessi cinque giorni di ritardo. Servirebbe una proroga della 2° rata.

Detto ciò, nel complesso il quantum dovuto ai fini della sanatoria, poteva essere versato in un’unica soluzione, entro il 31 ottobre 2023.

Oppure, in un numero massimo di 18 rate (5 anni) consecutive, di cui le prime due, con scadenza il 31 ottobre e il 30 novembre 2023. Le restanti rate, ripartite nei successivi 4 anni, andranno saldate il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a decorrere dal 2024. La prima e la seconda rata saranno pari al 10% delle somme complessivamente dovute a titolo di Definizione agevolata, le restanti rate invece saranno di pari importo. Il pagamento rateizzato prevede l’applicazione degli interessi al tasso del 2 per cento annuo, a decorrere dal 1° novembre 2023.

Rottamazione cartelle. Da novembre a gennaio, come rimandare la scadenza della 2° rata

Soffermandoci sulle modalità di pagamento, c’è da dire che, come ribadito in un comunicato stampa ADER sulla rottamazione dell’Agenzia delle entrate-riscossione, il pagamento delle rate può avvenire in banca (anche con attivazione dell’addebito diretto), agli sportelli bancomat (ATM) abilitati ai servizi di pagamento Cbill, con l’internet banking, agli uffici postali, nei tabaccai aderenti a Banca 5 SpA e tramite i circuiti Sisal e Lottomatica, sul portale www.

agenziaentrateriscossione.gov.it e con l’App Equiclick tramite la piattaforma pagoPa.

Si può pagare anche direttamente agli sportelli di Agenzia delle entrate- Riscossione dove l’accesso è consentito esclusivamente su appuntamento da prenotare sul sito nella sezione “Sportello territoriale” oppure tramite il contact center al numero 060101.

Detto ciò, c’è un escamotage per rimandare la rata di novembre per più di un mese.

In particolare, pagando con la carta di credito al 30 novembre, non prima, l’operazione verrà rilevata dalla banca nei pagamenti di dicembre, con addebito a gennaio 2024. Il 5 o il 15 a seconda della scadenza scelta a monte dal contribuente, sulla base degli accordi fatti con il proprio istituto bancario. Infatti, con diverse banche, l’operazioni dell’ultimo giorno del mese n fatte con la carte di credito, sono riportate dai propri sistemi informatici tra le movimentazioni del mese successivo, n+1.

Si tratta di un’opportunità da non sottovalutare per chi ha il plafond sulla carta ma non l’effettiva disponibilità monetaria per effettuare il pagamento al 30 novembre.

Riassumendo.

  • C’è tempo fino al 30 novembre per pagare la 2° rata della rottamazione delle cartelle;
  • la 2° rata scade a distanza di un solo mese dalla seconda;
  • pagando con la carta di credito si può rimandare la scadenza effettiva di oltre un mese.