Si preannuncia una vera e propria rivoluzione delle cartelle esattoriali. La novità più grande prevede la possibilità di rateizzare fino a 10 anni, quindi 120 rate, il debito, per i contribuenti che si trovano in difficoltà economica. Ma non è l’unica cosa degna di nota che emerge dal piano di riforma della riscossione delle cartelle esattoriali allo studio.

Ridurre le energie per le cartelle inesigibili

Oggi l’importo delle cartelle esattoriali sospese è di oltre 1.200 miliardi di euro. Di questo enorme importo, però, solamente 100 miliardi sarebbero considerati effettivamente incassabili dall’Agenzia delle Entrate.

Per le altre muovere la macchina del Fisco potrebbe essere solamente una perdita di tempo. Ecco perché la riforma fiscale punta a snellire la procedura ottimizzando le risorse. Come?

Ogni cinque anni, l’Agenzia restituirebbe agli enti impositori le cartelle che il Fisco non ha incassato. Se le amministrazioni creditrici ritenessero conveniente  procedere con un nuovo tentativo di riscossione, dovranno presentare aggiornamenti sulla situazione del debitore per rendere più facile l’incasso.

Tempi di riscossione più veloci

L’Agenzia delle Entrate si impegnerà a notificare la cartella esattoriale entro il nono mese successivo all’affidamento della gestione del carico debitorio. L’estensione del termine di validità degli atti di riscossione servirà nel contempo a garantire una azione di recupero più rapida . La riforma prevede in quest’ottica anche la semplificazione, informatizzazione e razionalizzazione delle procedure di pignoramento allo scopo di accelerare la riscossione.

Senza iscrizione a ruolo

In quest’ottica il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini ha sottolineato che sarebbe conveniente superare la distinzione tra coloro che riscuotono le tasse e chi iscrive a ruolo i debiti col Fisco. Oggi sono 8 mila i comuni che iscrivono a ruolo le diverse posizioni, tra cui multe e bollettini Tari non pagati.

Con questo sistema gli atti di accertamento diventano immediatamente esecutivi.

Riassumendo

  • la riforma del Fisco prevede la possibilità di chiedere la rateizzazione delle cartelle esattoriali fino a 10 anni (120 rate);
  • l’Agenzia delle Entrate intende velocizzare la riscossione ma al tempo stesso evitare di perdere tempo e soldi nella riscossione di debiti considerati persi;
  • si prevede il superamento della differenza tra chi riscuote e chi iscrive a ruolo;
  • in questo modo gli atti di accertamento diventano immediatamente esecutivi.