È un lento spirare quello del superbonus. Si cerca di mantenerlo a galla ma alla fine è destinato ad affondare. Ogni tanto arrivano piccole scialuppe di salvataggio per i naufraghi dei cantieri edilizi.

Committenti ed imprese rincorrono i provvedimenti legislativi per non scendere dal treno su cui sono saliti. Per altri che aspettavano nuovi vagoni, non ci sarà più posto a bordo.

Senza più possibilità di superbonus, si cerca di ripiegare su altri bonus edilizi che sono ancora raggiungibili. Alcuni sono specifici per alcuni interventi altri richiedono il rispetto di requisiti più stringenti.

Dal bonus recupero patrimonio edilizio all’ecobonus ordinario. Dal sismabonus ordinario senza dimenticare il bonus verde e il bonus mobili. Sono benefici fiscali che, tuttavia, in assenza di un imminente intervento legislativo, da qui a fine anno, saranno destinati anch’essi a sparire.

Recupero edilizio e bonus mobili

Tra i bonus ristrutturazione casa 2024, senza 110, è ancora possibile avere il bonus recupero patrimonio edilizio. Si tratta della classica detrazione fiscale per lavori di ristrutturazione sulla casa. Un beneficio fiscale che è pari al 50% delle spese sostenute da applicarsi su un limite massimo di 96.000 euro per unità immobiliare. Senza futuro intervento legislativo, dalle spese sostenute a partire dal 1° gennaio 2025, la detrazione NON sparirà ma scenderà al 36% su un limite massimo di 48.000 euro per unità immobiliare.

Per lavori rientranti nel bonus in esame e iniziati non prima del 1°gennaio 2023, può aggiungersi un altro sgravio fiscale. Chi nel 2024 acquista mobili e grandi elettrodomestici destinati alla casa ristrutturata può avere l’ulteriore detrazione fiscale del 50% su un limite massimo di spesa pari a 5.000 euro. È questo il bonus mobili e grandi elettrodomestici. Per ora è previsto fino alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2024. Senza proroga, dal 2025 potrebbe scomparire.

Altri bonus ristrutturazione casa 2024

Laddove i lavori edili eseguiti comportino un risparmio energetico per la casa, invece che della detrazione recupero patrimonio edilizio, è possibile avere l’ecobonus ordinario.

Qui la percentuale di sgravio può variare dal 50% al 65% a seconda della tipologia di intervento effettuato. Senza proroga anche questo benefico si fermerà alle spese sostenute entro il 31 dicembre 2024.

Per chi ha da mettere in sicurezza la casa, è possibile avere bonus ristrutturazione casa 2024 ripiegando sul sismabonus ordinario. Uno sgravio fiscale (fino all’85%) delle spese sostenute per l’adozione di misure antisismiche.

Non bisogna dimenticare il bonus barriere architettoniche 75% in vigore dalle spese sostenute dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2025. Il beneficio in tal caso spetta per lavori finalizzati all’abbattimento superamento di barriere architettoniche, anche se è stato fortemente limitato dall’ultimo decreto Salva Superbonus.

Infine, tra i bonus ristrutturazione senza 110, si inserisce anche il bonus verde. La detrazione fiscale del 36% a fronte di lavori finalizzati alla sistemazione del verde di casa. Un beneficio che, senza proroga, spirerà anch’esso a partire dalle spese sostenute dal 1° gennaio 2025.

Riassumendo…

  • il superbonus 110 orma non è più appetibile per nessuno
  • esistono ancora, tuttavia, altri bonus ristrutturazione casa nel 2024, ossia:
    • bonus recupero patrimonio edilizio
    • ecobonus ordinario
    • sismabonus ordinario
    • bonus barriere architettoniche 75%
    • bonus mobili e grandi elettrodomestici
    • bonus verde.