C’è il rischio di Quota zero sulle pensioni. Con Maurizio Landini, segretario generale della Cgil, che non a caso mette in guardia. Sull’insostenibilità della riforma delle pensioni. Al riguardo ricordiamo che, insieme alla Uil, la Cgil ha proclamato nei giorni scorsi lo sciopero generale. Contro la manovra del Governo Draghi. Ed in particolare non solo sulle misure legate alle pensioni. Ma anche sul lavoro e sul fisco.

Detto questo, il rischio di Quota zero sulle pensioni è legato al fatto che l’Esecutivo, guidato dal presidente del Consiglio Mario Draghi, ha inasprito la flessibilità in uscita.

Con la conseguenza che, sempre secondo il leader della Cgil, a regime nessuno avrà la possibilità di andare in pensione.

Rischio di Quota zero sulle pensioni. Il leader della Cgil Maurizio Landini mette in guardia sull’insostenibilità della riforma

Per esempio, sul rischio di Quota zero sulle pensioni, proprio a partire dal prossimo anno, il requisito anagrafico per il pensionamento anticipato con il sistema delle quote si alzerà di due anni, Dai 62 anni della Quota 100 ai 64 anni della Quota 102. Con 38 anni di contributi previdenziali obbligatori versati. Così come è riportato in questo articolo.

In accordo con le dichiarazioni rilasciate dal leader del Sindacato a ‘Tg2 Post’, il rischio di Quota zero sulle pensioni è legato al fatto che la manovra finanziaria per il prossimo anno non dà le giuste risposte. Ai lavoratori ed ai pensionati. Considerando anche il malessere sociale causato dalla pandemia di Covid-19.

Il leader della Cgil Landini mette in guardia sulla manovra. La Cgil non si accontenterà di piccole modifiche

Nel mettere in guardia sull’insostenibilità della riforma delle pensioni, con il rischio che dalla Quota 100 si arrivi alla Quota zero, il leader della Cgil Maurizio Landini ha inoltre ribadito sulla previdenza pubblica un’altra necessità.

Ovverosia, quella di andare oltre, per il sistema pensionistico italiano, la riforma del Governo Monti.

Quella che ha introdotto, con la legge Fornero, lo scalone che è rappresentato dal requisito anagrafico dei 67 anni per il ritiro dal lavoro.

In più, dopo aver proclamato con la Uil nei giorni scorsi lo sciopero generale, il leader del Sindacato ha altresì precisato che in manovra la Cgil non si accontenterà di qualche leggera modifica.