File di persone in coda all’Anagrafe per il cambio di residenza al fine di rientrare nel reddito di cittadinanza. Situazioni anomale sono state registrate in diverse città, soprattutto al Sud. I timori, soprattutto in alcune città, si stanno concretizzando.

Boom di cambi di residenza a Bari e Palermo: tutti vogliono il reddito di cittadinanza

Lo scopo è rientrare nei requisiti Isee previsti per il reddito di cittadinanza. Che ci siano boom anomali di richieste è evidente. Basta passare davanti agli uffici del Comune di Bari per farsi un’idea.

A denunciare la situazione pubblicamente è stato il consigliere comunale Filippo Melchiorre (Fratelli d’Italia) dopo un sopralluogo. Davanti agli uffici della ripartizione Servizi demografici del Comune di Bari la coda è quantomeno “sospetta”.

Leggi anche:

Quali sono i requisiti economici per il reddito di cittadinanza?

Per molte persone l’unico requisito che impedisce il diritto al reddito di cittadinanza potrebbe essere quello della residenza che però, tramite “escamotage” si dimostra evidentemente anche quello più facilmente aggirabile. Una coppia potrebbe anche arrivare a chiedere la finta separazione per dividere la residenza e abbassare l’ISEE. La Polizia Locale avrà il compito di verificare cambi di residenza fittizi o finte separazioni. Stesso controllo sui figli che “vanno a vivere da soli”. Analogo discorso per i lavoratori in nero. Ricordiamo che, secondo quanto anticipato da Di Maio, per chi mente sui requisiti è previsto il carcere da 2 a 6 anni.

Vedremo a breve se controlli e sanzioni saranno concretamente messi in pratica e in che modo.

Leggi anche:

Chi prende il bonus cittadinanza e non ne aveva diritto dovrà restituirlo?