“Ciò che ancora è a riposo è facile da contenere, ciò che ancora non si manifesta è facile da prevenire, ciò che è fragile è facile da rompere, ciò che è piccolo è facile da disperdere. Affronta le cose sul nascere, metti ordine prima che si manifesti il disordine“, affermava Lao Tse. Onde evitare di incorrere in spiacevoli conseguenze è opportuno affrontare le situazioni sul nascere. In questo modo sono più facili da gestire, consentendo di raggiungere la meta desiderata senza particolari intoppi. Più facile a dirsi che a farsi, soprattutto quando si tratta di rapporti con la burocrazia.

Ne è un chiaro esempio l’accesso al trattamento pensionistico vincolato al possesso di determinati requisiti, sia anagrafici sia contributivi. Anche una volta in possesso di quest’ultimi, inoltre, l’accesso non è immediato. Bisogna bensì fare i conti con i tempi di elaborazione e calcolo da parte dell’istituto di previdenza che possono risultare particolarmente lunghi. Il tutto senza dimenticare i casi di persone che non ricevono addirittura alcuna risposta da parte dell’ente, contribuendo ad alimentare uno stato di ansia. Quest’ultimo dato dal timore di dover attendere ancora tanto prima di vedersi riconoscere il proprio diritto alla pensione. Ecco come comportarsi.

Requisiti pensione solo con il riscatto ma l’Inps non risponde, come accelerare i tempi

Il mondo delle pensioni desta da sempre particolare interesse. Questo perché beneficiare di tale misura sembra essere spesso impossibile o comunque di difficile attuazione. A tal proposito giunge il quesito di un nostro lettore che ci chiede:

“Buongiorno, ho iniziato a lavorare dall’età di 18 anni e quest’anno ho raggiunto quota 39 anni di contributi. Ho già presentato richiesta un anno fa all’Inps per il riscatto del periodo di congedo straordinario della legge 104 pari a due anni. In questo modo raggiungo quota 41 anni di contributi grazie a cui poter accedere alla cosiddetta pensione per lavoratori precoci. L’Inps però non ha ancora fornito alcuna risposta alla mia richiesta di riscatto. Vorrei quindi sapere cosa posso fare per cercare di accelerare i tempi e se posso comunque presentare domanda di pensione? Grazie anticipatamente della risposta”.

Come mandare un sollecito all’Inps

Una situazione, quella in cui si trova il nostro lettore, che coinvolge molti lavoratori e per cui è bene sapere come comportarsi.

Ebbene, in caso di mancata risposta da parte dell’Inps è possibile sollecitare la sede dell’istituto di previdenza che si occupa della propria pratica. A tal fine si consiglia di inviare una Pec, oppure rivolgersi ad un Patronato o comunque ad un intermediario abilitato. In alternativa si consiglia di contattare il numero verde INPS per chiedere all’operatore informazioni sullo stato di lavorazione della propria richiesta. La soluzione più rapida, comunque, consiste nell’inviare una richiesta scritta attraverso il canale Inps Risponde disponibile sul sito dell’istituto. Soffermandosi sul caso del nostro lettore, inoltre, è bene ricordare che come spiegato sul sito dell’Inps:

“Per accedere al beneficio della riduzione del requisito contributivo per lavoratori precoci è necessario presentare una domanda di riconoscimento del beneficio entro il 1° marzo di ciascun anno e solo in caso di esito positivo, anche a seguito di verifica della relativa copertura finanziaria, presentare la domanda di pensione anticipata.

Eventuali domande di riconoscimento del beneficio presentate successivamente al 1° marzo di ciascun anno, comunque non oltre il 30 novembre, sono prese in considerazione soltanto in caso residuino le risorse finanziarie”.

Al nostro lettore, pertanto, consigliamo di inviare comunque domanda per la pensione anticipata per lavoratori precoci, avendo l’accortezza di specificare di essere in attesa della lavorazione della pratica di riscatto del periodo di congedo straordinario.